Buffoli Transfer: «Un portafoglio ordini che copre già 12 mesi»

La provincia di Brescia è la capitale dei transfer, ovvero centri di lavoro che combinano, in un’unica unità produttiva, le funzioni di una serie di macchine separate. Tra i leader di questo settore c’è Buffoli Transfer. L’azienda di Brescia nel 2024 ha esportato oltre il 70% della propria produzione, principalmente verso Nord Europa e Nord America. «Nel 2025, la nostra quota export tornerà a superare il 90% – spiega il Ceo, Francesco Buffoli –, sostenuta da un portafoglio ordini che copre oltre 12 mesi di produzione».
«L’incremento degli ordini è stato favorito da un clima di ottimismo e fiducia nei mesi precedenti le elezioni americane – spiega – e dall’effetto del reshoring che ha incentivato investimenti nel settore manifatturiero occidentale».
Tuttavia nelle ultime settimane la società ha registrato segnali di rallentamento: «Il rischio di recessione negli Usa e il ritorno dell’incertezza globale, aggravata dall’inasprimento delle barriere commerciali e da scelte politiche imprevedibili, pongono interrogativi sul futuro. L’Europa deve ritrovare centralità con un percorso di integrazione economica».
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