#BresciaRegeneration, dal confronto una visione rivolta al 2030
Si chiama #BresciaRegeneration. Un nome parlante, scelto per quello che costituisce un progetto di prospettiva strategica realizzato da Confindustria Brescia e Prometeia, con il supporto dell’Università degli Studi di Brescia. L'obiettivo che si prefigge è quello di delineare i futuri possibili del territorio bresciano all’orizzonte 2030; il modello manifatturiero, economico e sociale più desiderabile per Confindustria Brescia e le azioni da mettere in campo per la realizzazione di tale modello.
#BresciaRegeneration vuole andare oltre l’attuale fase emergenziale e presentare visione e linee di azione del sistema manifatturiero bresciano per il suo futuro e quello del territorio.
I punti
L’analisi di #BresciaRegeneration può essere idealmente ricondotta in alcuni capitoli. Il primo, relativo al posizionamento di Brescia nel panorama internazionale, mette in confronto Brescia con alcuni dei territori nazionali ed europei a più intensa vocazione industriale. In particolare:
• Lombardia Manifatturiera (Bergamo, Monza-Brianza, Varese);
• Emilia (Bologna, Modena, Reggio Emilia);
• Veneto Centrale (Padova, Treviso, Vicenza);
• Oberbayern, Stuttgart (in Germania);
• Alsace e Rhône – Alpes (in Francia);
• País Vasco e Cataluña (in Spagna);
• Västsverige (in Svezia);
• Chesire (nel Regno Unito).
Le sezioni considerate in tale fase sono quattro:
1. Capitale umano;
2. Benessere economico e qualità della vita;
3. Industria e innovazione;
4. Internazionalizzazione.
Per ogni area tematica è stata utilizzata una batteria di indicatori e si è giunti a definire i punti di forza e di debolezza del tessuto socio-economico locale rispetto ai «primi della classe».
Think tank
Il secondo grande momento ha riguardato il coinvolgimento di un think tank di opinion leader (accademici, professionisti, imprenditori e manager di differenti provenienze territoriali e settoriali, ecc.) che, con la regia congiunta di Confindustria Brescia e Prometeia, hanno discusso dei fattori globali che potranno impattare, direttamente o indirettamente, sulle prospettive di crescita del manifatturiero bresciano.
La terza fase del progetto si è concretizzata nella declinazione in chiave locale degli spunti emersi dal Think Tank e ha visto la partecipazione attiva di un centinaio di imprenditori bresciani. I focus group hanno così portato alla definizione di tre possibili futuri per l’industria del territorio: la «Visone 2030» (quella preferibile per il made in Brescia sulla base dei desiderata espressi dalle aziende coinvolte), uno scenario inerziale (definito «baseline», in cui si ipotizza la prosecuzione dei trend finora sperimentati), e uno scenario di contrasto (che dipinge invece un futuro non desiderabile per la nostra industria).
Visione 2030: 350 proposte
La «Visione 2030» è stata poi arricchita dalla menzione di una serie di eventuali azioni in capo alle imprese, al sistema associativo, alle istituzioni locali e al Governo che potrebbero essere intraprese per la realizzazione della stessa. Le micro proposte raccolte sono 350, fortemente concentrate sui pilastri Capitale umano, Industria e innovazione, Benessere economico e qualità della vita.
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