Economia

Brescia sfila in passerella a Pitti Uomo con quindici brand

A Fortezza da Basso fino oggi. Tra i marchi di punta: Boglioli, Ciocca Mc Lauren e Gavazzeni
Pitti uomo, una sfilata - © www.giornaledibrescia.it
Pitti uomo, una sfilata - © www.giornaledibrescia.it
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PittiUuomo, che alla Fortezza da Basso a Firenze, sta celebrando la sua novantasettesima edizione - si è aperta il 7 gennaio e si concluderà questo venerdì - può essere definita, «Le Nazioni Unite della Moda», in cui ogni brand ha la propria bandiera. E proprio le bandiere sono tra le immagini simbolo anche del più importante salone al mondo di moda maschile: la bandiera di Pitti Immagine campeggia nello scatto realizzato dal fotografo reporter Franco Pagetti per la campagna dei saloni invernali.

Pitti Uomo 2020, con alla cabina di regia la società fiorentina Pitti Immagine, parla come di consueto anche bresciano, con un parterre di aziende di casa nostra, dodici alcune approdate alla Fortezza da Basso con più marchi, tra i protagonisti del salone.

Made in Brescia. Tra le aziende della Leonessa d'Italia e della sua provincia presenti a Pitti, la Boglioli di Gambara e Ciocca di casa a Quinzano d'Oglio e specializzata in calze e maglieria, con il brand Rossopuro. E ancora la Dora di Cazzago San Martino con il marchio Gavazzeni e la Doratex di Visano che ha il suo nucleo produttivo nella maglieria, con la linea Mc Lauren che punta su filiera Made in Italy e artigianalità. Tra i nomi bresciani alla Fortezza Da Basso anche la Facenti di Bagnolo Mella, con il brand Alto Milano - che interpreta il mondo della calza con originalità e personalità - Fashionmatica con il marchio Raidy Boer e al centro il binomio tra stile di alta gamma e nuove tecnologie, l'iconica Gallo e Golden Season di Brescia con il trittico At.P.Co. People of Shibuya e After Label. Bracciali e calzature.

Nei padiglioni di Pitti Uomo si posso incontrare anche altre realtà imprenditoriali di casa nostra. Come Lake di Pian Camuno con i must del marchio L4k3, (tra cui vi sono le sneakers e gli iconici bracciali) che interpreta la moda attraverso canoni stilistici ispirati alla tradizione dei maestri cordai del Lago d'Iseo, e di Monte Isola, lo storico Maglificio Liliana di Montichiari, con il know how, la sapienza artigianale, innovazione, stile e funzionalità dei marchi Montechiaro e Impulso, Pellettieri di Parma di Quinzano che ha il suo punto di forza nelle calzature di lusso realizzate a mano, ma è specializzata anche in accessori e Story B & C con lo storico brand Story Loris, sinonimo soprattutto di calze, collant e accessori di alta qualità.

A proposito di visione internazionale, Pitti Uomo, con l'edizione 2020 prosegue la ventennale collaborazione con Ice, l'agenzia governativa per l'internazionalizzazione che dal 2000 ha consentito di far approdare ai saloni di Firenze oltre tremila operatori del settore. Pitti Uomo è sguardo puntato al futuro, alle tendenze della prossima stagione, alle sfide e alle strategie del retail moda globale. Emblema, le sezioni del salone e i progetti speciali. Tra gli appuntamenti da segnare sul taccuino, eventi di nomi del gotha della moda come Jil Sander, Stefano Pilati, Telfar, Brioni.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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