Brescia nella storia? Con la Tour Eiffel per Expo 2015
Ogni esposizione universale ha la propria icona. È così da sempre. Da quando a Parigi, nel 1889, si inaugurò quello che oggi è il simbolo della «ville lumière», la Tour Eiffel. Anche Expo 2015 avrà un proprio monumento-icona: un gigantesco «Albero della vita», capace di accendersi, produrre suoni, giochi di luce, fontane, colori; simbolo della natura primiginea ed in grado di esprimere le molteplici radici, le tradizioni ed i saperi dei territori italiani.
L’idea è di Marco Balich, l’architetto veneziano di fama internazionale che recentemente ha firmato la cerimonia di chiusura delle olimpiadi di Sochi ed oggi è direttore artistico del Padiglione Italia di Expo 2015. Ma la realizzazione di questo incredibile monumento-icona potrebbe essere bresciana. Almeno questo è l’obiettivo dell’associazione guidata da Marco Bonometti che proprio venerdì 7 marzo, alle 9, nella sede di via Cefalonia, incontrerà gli associati per illustrare l’ambizioso progetto.
Un’opera mastodontica: l’Albero della vita avrà un tronco di circa 30 metri ed un ombrello (i rami) del diametro di 45 metri. La parte interna sarà in acciaio, quella esterna in legno lamellare; sarà dotato di soluzioni creative e tecnologiche di ultimissima generazione e soprattutto di grande impatto artistico. Al suo interno prenderanno vita tutti gli eventi del palinsesto del Padiglione Italia.
La proposta di realizzazione dell’Albero della vita è stata avanzata direttamente dal commissario del Padiglione Italia, Diana Bracco, al presidente dell’Aib, Marco Bonometti, in occasione di un incontro sull’Expo 2015 che si è tenuto al Quirinale.
«Hanno scelto Brescia perché è stata la prima provincia d’Italia a fare sistema e a firmare l’adesione al Padiglione - spiega Piero Costa affiancato da Francesco Beghetti, Francesca Bertoglio e Stefania Mangano -. Quale territorio meglio del nostro, può realizzare un’opera simile». Dieci aziende hanno già mostrato interesse per l’iniziativa, ma ne servono molte altre. Il costo dell’operazione si aggira sui 3 milioni di euro. La formula studiata per dare vita al progetto è quella della rete d’impresa. Nei primi giorni della prossima settimana verranno chiuse le adesioni. Il tempo stringe: entro fine mese bisogna confermare al commissario Bracco che sarà Brescia a realizzare il progetto. La rete nascerà in aprile: si chiamerà «Orgoglio Brescia». È questo orgoglio che farà entrare il nostro territorio nella storia di Expo 2015.
Roberto Ragazzi
r.ragazzi@giornaledibrescia.it
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