Economia

Brescia come benchmark dell’economia italiana

Lo mostrano i dati esposti durante il lancio ufficiale di Syrto
Syrto, l'analisi finanziaria per tutti
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La traiettoria del benchmark delle aziende bresciane assunta fino al 2022 risulta simile a quella esibita dal benchmark Nord Italia. Entrambi i mercati (bresciano e Nord Italia) mostrano: una marginale crescita dimensionale del capitale investito e del fatturato (in particolare dal 2019), pur rimanendo nella macro-zona delle Pmi «Redditizie»; una propensione all’innovazione con una crescente capacità di generare margini operativi attraverso investimenti strategici.

Nel confronto comparato, queste caratteristiche sono più evidenti per le aziende bresciane rispetto al benchmark Nord Italia. Le imprese di Brescia si contraddistinguono per una maggiore capacità di conseguire profitti operativi mediante investimenti strategici, che nel tempo sono cresciuti insieme al volume del fatturato. Tra il 2023 e il 2025, si attende una leggera flessione del comparto in termini di margini operativi sul fatturato, sebbene si preveda una crescita dimensionale media di investimenti e ricavi.

Le 10 aziende «top performer» selezionate si contraddistinguono prevalentemente per una elevata capacità di generare margini operativi positivi grazie ad investimenti strategici (performance), qualificandosi come eccellenze visionarie.

La dimensione aziendale, in termini di capitale investito e volume di fatturato, ha raggiunto livelli di stabilità, ed in alcuni casi è prevista una ulteriore crescita (momentum). Il gruppo delle top 10 ottiene punteggi che si avvicinano ai valori massimi in particolare per affidabilità creditizia; stabilità della struttura finanziaria d’impresa; efficienza nell’uso del capitale totale investito al fine di conseguire redditi operativi. 

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