Bonus da 200 euro: via alle domande per tre milioni di autonomi
Semaforo verde scattato ieri, alle 12, lunedì 26 settembre, per richiedere (in via esclusivamente telematica) l’indennità da 200 euro per i lavoratori autonomi iscritti all’Inps e i professionisti associati alle Casse previdenziali private, con l’intento di contrastare gli attuali rincari sui prezzi, a seguito della crisi fra Russia e Ucraina: sui siti degli Istituti pensionistici, nell’arco di una manciata di ore, sono affluite migliaia di richieste dagli occupati indipendenti che, nel 2021, non sono andati oltre i 35.000 euro di reddito complessivo.
L’opportunità, stando alle stime realizzate in occasione dell’approvazione della misura, all’interno del primo decreto Aiuti, finanziata con 600 milioni di euro, interesserebbe un bacino potenziale di 3 milioni di soggetti che esercitano un'attività lavorativa senza vincoli di subordinazione; di questi, almeno 477.000 sono professionisti iscritti ad Ordini e Collegi, che versano i contributi agli Enti di previdenza.
I tempi
La «porta» informatica per prenotare il sussidio da 200 euro rimarrà «aperta» fino al prossimo 30 novembre, dunque l’Inps e le Casse tengono a sottolineare da giorni che non si è in presenza di un vero e proprio «click day»: le risorse, infatti, appaiono congrue per il pagamento a tutto il bacino dei possibili fruitori del bonus ed il solo riferimento temporale, contenuto nel provvedimento attuativo dell’iniziativa, riguarda il fatto che, si legge, per la corresponsione delle somme si seguirà «l’ordine cronologico» delle istanze presentate e accolte.
Oltre alla «soglia» reddituale dei 35.000 euro, requisito fondamentale per accedere all’indennità è l’aver effettuato, entro la data di entrata in vigore del decreto Aiuti (il 18 maggio scorso), «almeno un versamento, totale e parziale, per la contribuzione dovuta con competenza a decorrere dall'anno 2020»; il sistema informatico, inoltre, è stato aggiornato pochi giorni fa, in modo che, con un'unica domanda, si possa prenotare l’ulteriore bonus da 150 euro inserito nel decreto Aiuti Ter per gli autonomi con redditi non superiori ai 20.000 euro.
Appena è stata resa disponibile online la procedura, a mezzogiorno, sono giunte numerose richieste: basti pensare, ad esempio, che la Cassa forense ne ha registrate «almeno 10.000» nell’arco di un paio d’ore. Un «assaggio» significativo della mole di istanze previste, giacché si stima che, su una platea globale di poco meno di 242.000 avvocati iscritti, circa 156.000 abbiano guadagni tali da poter accedere all’indennizzo.
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