Economia

Bollette a 28 giorni, scattano i rimborsi per un miliardo di euro

Il Consiglio di Stato ha respinto gli appelli degli operatori telefonici, via al meccanismo della compensazione
Respinto il ricorso degli operatori telefonici - © www.giornaledibrescia.it
Respinto il ricorso degli operatori telefonici - © www.giornaledibrescia.it
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È arrivata la conferma: il Consiglio di Stato ritiene legittime le delibere dell’Agcom che imponevano di restituire i giorni erosi dalla fatturazione a 28 giorni e ha respinto gli appelli proposti da Wind, Fastweb e Vodafone contro le sentenze del Tar (il caso Tim verrà affrontato nei prossimi giorni). Questa decisione, richiesta con urgenza da Movimento Consumatori nel- l’udienza dello scorso 4 luglio, mette la parola fine sull’illegittimità del comportamento delle compagnie telefoniche e sull’obbligo di restituire i giorni erosi.

«Il Movimento Consumatori - dichiara Paolo Fiorio, legale che ha assistito l'associazione avanti il Consiglio di Stato - ritiene che si tratti di una decisione senza precedenti per la tutela collettiva dei consumatori. Gli indennizzi devono essere automatici e immediati e devono prescindere dalle richieste degli utenti. Le compagnie telefoniche non hanno più scuse e devono adempiere alla delibera dell'Agcom, altrimenti chiederemo l'ottemperanza delle sentenze. La palese illegittimità dell'applicazione dei sistemi di rinnovo e fatturazione a 28 giorni riguarda peraltro anche coloro che hanno esercitato il recesso dai contratti successivamente al 23 giugno 2017. Le compagnie dovranno rimborsare anche questi utenti ai quali non è applicabile la restituzione dei giorni erosi. Complessivamente le nostre stime quantificano gli indennizzi in circa un miliardo di euro».

«La conferma dei provvedimenti dell’Agcom - afferma Alessandro Mostaccio, segretario generale MC - è di storica importanza, perché rappresenta un innovativo caso di public enforcement, un modello da rafforzare per garantire l’effettivo rispetto della legge anche in presenza di danni diffusi di modesta entità individuale, ma di assoluta rilevanza collettiva». In questo caso, l’Autorità, infatti, si è fatta carico dell’indennizzo dovuto a milioni di consumatori in modo automatico e senza necessità di un’adesione ad una class action.

Una cifra tra i 30 ed i 50 euro ad utente. Così il Codacons in una nota quantifica l’indennizzo per la pratica delle bollette a 28 giorni, dopo la decisione del Consiglio di Stato. Si apre quindi definitivamente la strada ai rimborsi diretti attraverso il meccanismo della compensazione dei giorni erosi con le fatturazioni future.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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