Bialetti nel mirino dei cinesi: il fondo Nuo Capital è interessato
La notizia di trattative in corso con potenziali investitori interessati a rilevare le attività di Bialetti Industrie era nell’aria da tempo. E ieri è arrivata la conferma: il fondo cinese Nuo Capital sarebbe pronto a rilevare la società famosa per la Moka Express.
I conti della quotata
A Piazza Affari il titolo Bialetti a fine giornata ha guadagnato il 3,48%, dopo aver toccato in mattinata il 7,4%. L’accordo – secondo indiscrezioni – sarebbe già stato trovato, l’operazione M&A consentirebbe di risanare i debiti e rilanciare la società.
Bialetti Industrie – ricordiamo – nei primi nove mesi del 2024 ha conseguito ricavi pari a 104,7 milioni in crescita del 6,1%; un Ebitda consolidato normalizzato è positivo per 15,3 milioni; ma anche un indebitamento finanziario netto normalizzato di 91,9 milioni rispetto a 78,9 milioni dell’anno precedente.
Il fondo cinese
Il fondo che ha messo gli occhi su Bialetti è Nuo Capital, braccio degli investimenti del «family office» asiatico Wwi, sbarcato in Italia nel 2016 per volontà di Stephen Cheng, investitore di Hong Kong appassionato di aziende italiane e di arte. Cheng è il nipote dell’uomo che aveva fondato la World-Wide Shipping, tra le più grandi compagnie di trasporti marittimi.
Non sarebbe la prima volta che il fondo Nuo investe in aziende italiane: prima di Bialetti ci sono state Venchi, Bending Spoons, Slowear e Scarpa.
Il piano di Nuo Capital
L’obiettivo dell’operazione – secondo indiscrezioni di stampa – è quello di rimborsare l’indebitamento finanziario di Bialetti entro il 30 aprile 2025, valorizzare l’azienda italiana e accelerare il suo piano di crescita e di internazionalizzazione.
La vendita a un soggetto terzo è considerata la via principale per il rimborso del debito, ma se questa non dovesse concretizzarsi entro i termini previsti, la società dovrà considerare alternative come il rifinanziamento del debito.
Fondata nel 1933 a Omegna, Bialetti ha segnato la storia del design e del caffè italiano con la celebre Moka Express. Successivamente il marchio è stato acquisito dal gruppo bresciano guidato da Francesco Ranzoni, atttuale azionista di riferimento.
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