Bialetti corre in Borsa: +9% sulle voci della cessione e del delisting

La società conferma le trattative con il fondo cinese Nuo Capital, smentendo al contrario le chiacchiere su Hermès ed Elkann
La moka Bialetti - © www.giornaledibrescia.it
La moka Bialetti - © www.giornaledibrescia.it
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La girandola di indiscrezioni sull’ingresso di nuovi soci è stata prontamente smentita da Bialetti Industrie, tranne una: il delisting del titolo.

Quella di lunedì 31 marzo in Borsa è stata una giornata al cardiopalma per il titolo dell’«Omino coi baffi» che ha iniziato gli scambi in rialzo del 22,31% a 0,286 euro per azione, per poi toccare un massimo di 0,299 euro (+23,55%) livello che non si vedeva da ottobre 2023; nel pomeriggio il titolo guadagnava il 12,4%; per chiudere a fine giornata con un balzo del 9,09% a 0,264 euro.

Le voci

Tra sabato e domenica era rimbalzata in rete la notizia di un possibile ingresso nel capitale del gruppo di Coccaglio del polo del lusso Hermès attraverso la società di diritto lussemburghese Jakyval e del gruppo Exor guidato da John Elkann. Su precisa richiesta della Consob, il gruppo di Coccaglio quotato a Piazza Affari ha corretto il tiro, rendendo noto che, come già annunciato dal Giornale di Brescia, sono in corso trattative con Nuo Capital (società lussemburghese legata alla famiglia di Stephen Cheng, miliardario di Hong Kong) per la cessione di una partecipazione di maggioranza ed il conseguente delisting.

La nota di Bialetti

La moka simbolo del Made in Italy passerebbe a un soggetto in parte straniero. L’ingresso di nuovi capitali rappresenta una svolta strategica per un gruppo che da troppo tempo fatica a reggere la concorrenza. Nuo Capital dovrebbe subentrare agli attuali azionisti, il bresciano Francesco Ranzoni che detiene il 50% e Sculptor holding il 19,5%. Nella nota Bialetti precisa che «sono in corso negoziati esclusivamente con la società di diritto lussemburghese Nuo Capital per l’acquisto, da parte della stessa e/o di altri investitori o coi-investitori e per il tramite di uno o più veicoli societari, di una partecipazione di controllo nel capitale sociale di Bialetti. Questa operazione è volta a realizzare la dismissione Bialetti, già annunciata al mercato nei mesi scorsi e prevista dal nuovo accordo di ristrutturazione, di cui costituisce adempimento conclusivo».

Bialetti spiega che «seppure in fase avanzata, i negoziati sono ancora in corso e riguardano diversi aspetti, anche rilevanti, dell’operazione. Tra questi sono inclusi il prezzo di compravendita e l’ammontare del rafforzamento patrimoniale». Inoltre, «ad oggi nessun accordo vincolante è stato raggiunto e/o sottoscritto con Nuo e/o altri investitori, né alcuna delibera in tal senso è stata assunta dal Cda della società».

I ricavi del 2024

Il gruppo bresciano precisa anche che, contrariamente a quanto riportato nel weekend, «nell’esercizio 2024 ha conseguito ricavi pari a circa 150 milioni di euro con un incremento del 6% rispetto all’esercizio 2023. L’Ebitda consolidato normalizzato risulta positivo per circa 23 milioni in aumento del 20%; l’indebitamento finanziario netto normalizzato al 31 dicembre 2024 è pari a 81,9 milioni (era 78,9 mln nel dicembre 2023).

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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