Economia

Bellini Nautica, mercato florido: prudenza sulle previsioni per il caro energia

La società di Clusane attiva nel trading di imbarcazioni sta vivendo una crescita del 79%. Nei prossimi mesi dovrà affrontare temi complessi
Nautica Bellini possiede una collezione di motoscafi Riva d'epoca unica al mondo
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In Italia c'è un settore che risente poco della crisi, quello della nautica: a pochi giorni dal termine del 62° Salone Internazionale di Genova, chiusosi con un incremento dei visitatori di quasi l'undici per cento, i dati del semestre della bresciana Bellini Nautica confermano che la domanda tira.

«Il settore economico in cui opera la società sta vivendo un ciclo in pieno rimbalzo, iniziato nel dopo lockdown. Un momento florido che è trainato dall'eccellenza raggiunta», si legge nella nota diffusa dalla società venerdì sera.

La società di Clusane è attiva nel trading di imbarcazioni (nuove ed usate), nel restauro e compravendita di Vintage Riva e nel rimessaggio. 

I primi sei mesi del 2022 con un valore della produzione in crescita del 79% a 8,2 milioni di euro: il confronto è sui dati pro forma. I ricavi, pari a 4,1 milioni di euro, segnano un incremento del 24%. Il contributo più rilevante alla crescita delle vendite arriva dalla voce trading, salita a quasi due milioni di euro dal proforma di 1,1 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente. Le altre due aree di business si spartiscono in modo quasi identico il giro d'affari.

Il margine lordo (Ebitda) aggiustato dalle poste straordinarie, sale a 0,7 milioni, più del doppio di quel che risulta nel pro forma del primo semestre 2021. 
A fine settembre, il portafoglio ordini inevasi era pari a otto milioni di euro, la cifra fa riferimento a 17 imbarcazioni, di cui otto Vintage Riva. Nel corso del terzo trimestre, la società ha fatturato due imbarcazioni nuove per complessivi 0,82 milioni di euro. La posizione finanziaria è positiva, ovvero, evidenzia una cassa di 0,3 milioni, dal passivo di 2,1 milioni di euro di fine 2021.

Bellini fa sapere nel comunicato che nei prossimi mesi dovrà affrontare «temi complessi come quello del caro energia, della transizione ecologica e del connesso sviluppo tecnologico». Per questa ragione, pur in contesto favorevole, serve «ancora molta prudenza nella formulazione di previsioni economiche». La guerra in Ucraina, un'area di incertezza per molte aziende, non ha «impatti diretti sulle attività commerciali».

In borsa il titolo tratta a 2,48 euro, di poco sotto il prezzo dell'esordio sul listino a giugno.

*Websim.it

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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