Bcc Brescia, l’assemblea torna in presenza per aprire due filiali nella Bergamasca
Sono oltre 800 i soci della Bcc Brescia che parteciperanno, sabato alle 18 al Brixia Forum di Brescia, all’assemblea chiamata a dare il via libera al progetto di espansione sulle sedi distaccate di Seriate e Dalmine.
Dopo quasi tre anni dall’inizio della pandemia, va «in soffitta» la procedura con rappresentante designato prevista dal decreto legge «Cura Italia» scaduto lo scorso luglio, e tornano le classiche assise in presenza (le ultime si erano svolte nel dicembre 2019) con il coinvolgimento massiccio dei soci. Si tratta di un’assemblea straordinaria che darà l’«imprimatur» alll’ambizioso progetto di espansione nella Begamasca, provincia che, insieme a quella di Brescia, un tempo vantava una forte radicamento di Ubi Banca.
Continuità territoriale
Il cda di Bcc Brescia, guidato da Ennio Zani, aveva deliberato nel settembre 2021 l’istituzione di due «sedi distaccate» a Dalmine e Seriate, ma mancando il requisito della «continuità territoriale» per l’apertura delle due sedi si è reso necessario un iter più complesso.
Dopo il via libera della Capogruppo Cassa Centrale Banca (il 4 ottobre 2021) è infatti servito quello della Banca Centrale Europea (arrivato il in data 14 settembre 2022); quindi Bcc Brescia ha sviluppato un’intensa attività sul territorio finalizzata alla presentazione del progetto e, nel contempo, alla raccolta delle pre-adesioni degli aspiranti soci bergamaschi (minimo 500 per Comune interessato) necessarie affinché lo stesso potesse prendere forma.
L’obiettivo delle 500 adesioni è stato brillantemente superato per entrambe le due sedi distaccate. Ora l’ultimo tassello: secondo la normativa di vigilanza e statutaria è necessario che il progetto sia approvato anche dall’assemblea dei soci in sessione straordinaria con la modifica dell’art. 4 dello statuto sociale.
Il territorio
La direttrice Bergamasca rappresenta una espansione strategica - ha più volte spiegato la banca - ritenuto «adatto e fertile verso il nostro modello di fare banca». Dalmine e Seriate hanno oltre 20.000 abitanti ed un attrattivo mix tra potenziale clientela retail e la presenza di numerose aziende produttive. «Rispetto ad altri comuni identificati della stessa area - spiegano i vertici di Bcc Brescia - a Seriate e Dalmine operano unità locali ben consolidate, in particolare nel settore manifatturiero.
Si tratta di comuni ad alta densità produttiva e con una tradizione che nel tempo ha saputo evolversi ai nuovi scenari competitivi». I due comuni creano quindi una interessante linea di sviluppo verso la direttrice bergamasca che è risultata essere «perfettamente coerente con la mentalità di Bcc Brescia.
La semestrale
L’istituto di Nave si presenta con numeri eccellenti. La semestrale 2022 riporta, in estrema sintesi, un utile netto dei sei mesi di 19 milioni, un patrimonio netto pari a 286,5 milioni, il coefficiente CET 1 (capitale primario/ attività di rischio ponderate) pari al 25,36%, contro una media del sistema bancario italiano che si assesta al 15,2% al 31/12/2021, una crescita della raccolta diretta del 9%, dell'indiretta del 16% e degli impieghi dell'8,4% (rispetto a giugno 2021).
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato