Bcc Borgo S. Giacomo, «piccola» ma ancora più solida
Pur in un contesto complicato e caratterizzato da incertezza legata al perdurare della crisi pandemica, la Cassa rurale ed artigiana di Borgo San Giacomo si conferma solida, sana e prudente all’insegna del motto «piccolo è bello». Lo dimostrano le anticipazioni sui numeri relativi all’esercizio dello scorso anno, che vedono in crescita la raccolta e gli impieghi; numeri che ora hanno ricevuto il via libera dal Cda e che saranno sottoposti al voto dei soci nell’assemblea convocata per il 21 maggio.
Oltre quota 2.000 soci
Per la prima volta nella sua storia la Cra di Borgo San Giacomo - che impegna 68 dipendenti su una rete di 13 filiali - vede la compagine sociale sfondare la soglia dei duemila soci (2.002 per la precisione), con un aumento di quasi 200 unità rispetto all’anno pregresso. «Questi risultati - sottolinea il presidente Sergio Bonfiglio - evidenziano la bontà del nostro modello di credito cooperativo, attento al territorio e alle sue esigenze. Se aggiungiamo che in un biennio si sono iscritti 150 soci under 30, non possiamo che proseguire lungo questa direttrice».
Sotto la lente
L’esercizio 2021 si è chiuso con un utile pari ad 3,24 milioni di euro, con una contrazione del 29% su base annua, in gran parte dovuta alla politica di copertura dei crediti sia deteriorati che in bonis, confermando l’attenzione della Cassa al presidio del credito. Questo ha comportato una riduzione dell’Npl ratio allo 0,10% (-52% rispetto al dato del 2020), ben al di sotto della media del Paese, con una copertura dei crediti deteriorati (coverage) salita al 97% (+3,21% su base annua). La solidità della Cra è confermata dal patrimonio netto, salito a 83,15 milioni di euro (+3% rispetto al 2020). Il Cet1 sale al 38,32% (nel 2020 era pari al 34,62%), ben al di sopra della media del sistema bancario europeo, rendendo così l’istituto di credito bassaiolo una delle banche più solide in tale scenario.
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Nel contesto di un anno comunque «eccezionale» per via degli effetti della pandemia da Covid 19, si confermano comunque in crescita i dati della raccolta, pari ad 674 milioni di euro (+9% rispetto al 2020); la raccolta diretta si attesta a 499 milioni di euro (pari al 74% della raccolta totale), mentre quella indiretta raggiunge i 175 milioni di euro, facendo segnare un incremento del 15% su base annua, a dimostrazione della fiducia del territorio nei confronti della Cassa.
Infine, l’ammontare netto degli impieghi verso la clientela si posiziona a 304 milioni di euro (+4% rispetto al 2020). «Il dato della solidità patrimoniale - aggiunge il direttore generale Antonio Frosio - rappresenta per noi motivo di soddisfazione e stimolo allo stesso tempo per operare con sempre più vicinanza alle comunità in cui siamo inseriti, soprattutto ora in un contesto caratterizzato dall'incertezza della guerra».
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