Economia

Bcc Agrobresciano celebra 125 anni con conti e soci in crescita

Nel 2021 aumentano impieghi e raccolta. Migliorano anche l’utile netto e la solidità
La vicepresidente Formentini e il direttore Pellegrini - Foto © www.giornaledibrescia.it
La vicepresidente Formentini e il direttore Pellegrini - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Conti e soci in crescita, nonostante la pendamia. Si può sintetizzare così il 2021 della Bcc Agrobresciano, istituto di credito con quartier generale a Ghedi che proprio quest’anno celebra i suoi 125 anni di «storia e vicinanza al territorio», dice il presidente Osvaldo Scalvenzi, per il quale l’auspicio è ancora più ambizioso.

«Veniamo da lontano - tira corto - ma abbiamo l’intenzione di andare avanti, altrettanto lontano, nel tentativo di costruire un mondo migliore». E poco importa se le prospettive, almeno in questi primi mesi del 2022, sono per tutti poco rosee: l’esercizio da poco concluso ha portato alla banca ottime soddisfazioni, sul piano dei numeri come del consenso.

I numeri

Dati alla mano, la banca (aderente al gruppo cooperativo Iccrea) archivia il 2021 con ottimi risultati su tutti i fronti. Come evidenzia il direttore generale Giuliano Pellegrini, affiancato dal vicepresidente Antonella Formentini, «l’esercizio ha performato positivamente, con una buona patrimonialità, un ottimo reddito, un basso rischio ed una crescita incoraggiante». In particolare, nel corso del 2021, gli impieghi vivi sono complessivamente cresciuti del 4,63% mentre la raccolta diretta del +7,7% e quella indiretta di un +9%, spinta soprattutto dalla crescita del comparto del risparmio gestito (+18,2%). Confermata anche la solidità della banca, che continua la sua politica di riduzione del credito anomalo, sceso a 2,1% nel rapporto deteriorato netto sugli impieghi netti.

E se l’utile netto cresce e passa dai 4,4 milioni del 2020 ai quasi 5 milioni (4,97 milioni per la precisioni) del 2021, il Total Capital Ratio sale al 22,75% mentre il Texas Ratio (dato dal rapporto del credito anomalo netto sul patrimonio) scende al 17,91%. Bene anche i dati relativi all’efficienza di Bcc Agrobresciano: il cost/income si attesta al 70% con una riduzione del 16% rispetto all’anno precedente, un valore che va visto nella volontà dell’istituto di impiegare la raccolta verso la clientela più virtuosa. «In altre parole - chiarisce Pellegrini - la banca predilige una crescita più integra a scapito di extra profitti (collegati però a maggiori rischi), soprattutto in una situazione difficile come quella attuale». Infine, l’indice di redditività complessiva, espresso dal Roe, che nel 2021 è pari al 7,51% (era 7,29 nel 2020).

I progetti per il futuro

Ma l’impegno di Agrobresciano «per un mondo migliore» non si esaurisce nel 2021. Per l’esercizio in corso, infatti, l’istituto ha approvato un plafond di finanziamenti dedicati al tema della transizione ecologica: uno stanziamento record di 300 milioni di euro (100 per le famiglie e 200 per le imprese) che vuole essere il segno tangibile della vicinanza della banca «alla propria gente e alla propria terra», precisa Scalvenzi, in collegamento video dalla nuova filiale cittadina di piazza Duomo, la ventesima nata in casa Bcc Agrobresciano, scelta anche per perseguire la strada di una consulenza «private» di alto profilo.

«In uno scenario di crescita dei tassi, ci siamo impegnati a mantenere sui mutui a tasso fisso sul tema energetico tassi di poco superiori all’1%», annuncia il direttore Pellegrini che a sostegno della robustezza dell’istituto chiama in causa anche il progressivo aumento del numero dei soci, a quota 6.624 alla fine del 2021 ed oggi «già quasi 7mila».

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