Barone Pizzini presenta il primo Franciacorta Erbamat
Dopo essere stato il primo a raggiungere la certificazione bio in Franciacorta, Silvano Brescianini raccoglie e porta in bottiglia la sfida dell'Erbamat iniziata nel 2010 e con vendemmia del 2011.
Una complessa sfida aziendale, quella affrontata dalla Barone Pizzini di Provaglio d'Iseo, che consegna una nuova identità territoriale all'interno del panorama enologico della Franciacorta. «Animante» etichetta simbolo dell'azienda, varia la sua composizione di Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco, introducendo il 3% di uve Erbamat che donano un preciso e distinguibile apporto di forza, freschezza ed equilibrio di acidità, tipico del carattere dello storico e autoctono vitigno Franciacortino conosciuto fin dal 1500.
La presentazione è avvenuta a Milano, in abbinamento alla cucina di Guglielmo Paolucci chef del ristorante Gong, di Giulia Liu. «Dobbiamo ringraziare il Centro vitivinicolo provinciale di Brescia che negli anni '90 ha intrapreso, con il professor Attilio Scienza, lo studio delle varietà autoctone, selezionando tra vecchie vigne a pergola e di fatto salvando dall'estinzione 18 cultivar, tutt'oggi allevate nel vigneto collezione alla Bornata - dice Brescianini -. Una scelta, quella di lavorare sull'Erbamat, che divide chi crede nella novità e chi è più scettico. Mi fa inoltre piacere che tale interesse si sia diffuso anche in una decina di altre aziende della Franciacorta».
«Animante», che viene prodotto in 90.000 bottiglie, presenta una notevole ricchezza e suadenza olfattiva, bilanciata al palato, dalla freschezza e percettibile forza dell'Erbamat.
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