Banco di prova, le armi lunghe fanno il botto
Il settore delle armi tiene, a Brescia e in Italia. A testimoniarlo sono i numeri del Banco nazionale di prova per le armi da fuoco, l’ente pubblico con quartier generale e due sedi su tre a Brescia, da cui hanno l’obbligo di passare le armi prodotte nel paese per essere collaudate.
Per il 2019 l’obiettivo era ripetere i numeri del 2018, e avendo lavorato nei primi sette mesi dell’anno 461.870 armi contro le 442.501 dell’anno prima, il parziale segna un vantaggio del 4,3%. Per quanto riguarda i fucili, sono 247.496 quelli provati nei mesi scorsi, contro i 219.721 del 2018 (+12%)..
Inoltre, si è chiusa la vertenza per il contratto nazionale di lavoro avviata nel 2016, che negli ultimi due anni aveva portato le maestranze a scioperare più di una volta.
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