Economia

Auto d’epoca, il business internazionale di Bertoli

Nel piccolo laboratorio di San Sebastiano si riproducono pezzi per clienti da tutto il mondo
Al lavoro. Marco Bertoli nella sua officina di San Sebastiano
Al lavoro. Marco Bertoli nella sua officina di San Sebastiano
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Nel cuore della frazione di San Sebastiano, tra capannoni grossi e chiassosi, una decina di anni fa è nata nel garage di una abitazione una piccola realtà artigianale specializzata nella riproduzione di ricambi per auto storiche, oggi molto apprezzata anche fuori dai confini nazionali.

All’origine di «Ricambi Epoca» c’è l’ingegnosa mente e la fine destrezza di Marco Bertoli: 45enne responsabile della logistica alla Ghidini Pietro Bosco di Marcheno (produzione di maniglie per porte e finestre). Bertoli è appassionato di auto d’epoca sin da quando era un ragazzo e dieci anni fa ha deciso di investire parte dei suoi risparmi in una Fiat Topolino del ’47. Sarà per lui una svolta.

«Alcuni pezzi dell’auto andavano sostituiti - spiega -, così decisi di farlo con le mie stesse mani e quando portai la Topolino al primo raduno di auto storiche molti appassionati mi chiesero a chi mi fossi rivolto per quei pezzi, a loro dire, fatti da un professionista».

Le origini. Galeotti quindi furono i «dadi» della Topolino. E Bertoli, che scopre di essere un fine artigiano, decide di imbarcarsi in una avventura con risultati inaspettati. Tutto è iniziato con l’acquisto di un tornio, di una saldatrice e di qualche attrezzo posizionati nel laboratorio-cantina della sua abitazione di via Industriale, un tempo conosciuta ai lumezzanesi come il negozio di alimentari «Gnutti Cruck», del nonno di Bertoli. «Inizialmente sperimentavo molto - racconta - e mio padre Giuliano mi dava una mano». Ma presto è stato chiaro che i tentativi riuscivano meglio di quanto si potesse immaginare. Il «neo» artigiano, terminato il suo turno di lavoro alla Ghidini Pietro Bosco, entrata nel suo laboratorio, dove fino a mezzanotte crea ricambi per vetture d’antan. 

Nel mondo. Una passione che gli ha permesso di «collezionare» circa 400 clienti: italiani e stranieri. Bertoli vanta infatti richieste da Germania, Francia, Inghilterra, Svizzera, Olanda e persino dagli Stati Uniti. I suoi «pezzi» vengono riprodotti seguendo le indicative espresse nelle certificazioni Asi (Automotoclub storico italiano) ed è contraddistinto da finiture d’eccellenza, oltre che prodotto usando materiali di qualità, applicando bagni di rame prima di ogni cromatura e ricercando ottone con il massimo delle certificazioni.

«Le ore che impiego per la realizzazione di ogni ricambio non vengono mai calcolate sul prodotto finito» annota il bresciano, ma gli effetti sugli ordini sono positivi. «Tedeschi e olandesi - svela - mi chiedono di realizzare cento portapacchi alla volta ed essendo solo ci impiego circa un mese». Sono questi gli ingredienti del successo del piccolo laboratorio artigianale di Marco Bertoli, che fornisce ricambi anche a veicoli storici della Mille Miglia e di altre prestigiose competizioni.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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