Artigianato bresciano, una galassia di 32.193 aziende e 84.913 dipendenti
L’artigianato bresciano continua ad avere una rilevanza assoluta rispetto al complesso dell’economia provinciale. La conferma arriva ancora una volta dall’indagine «L’artigianato bresciano nel 2023» curata dal ricercatore Elio Montanari ed elaborata dal centro studi della sezione bresciana della Cna, che per il secondo anno consecutivo torna a proporre una fotografia puntuale di quelle che sono state nel corso dell’anno passato le dinamiche del mondo artigiano nella provincia di Brescia.
«Quella dell’artigianato bresciano è una galassia che può sembrare piccola - osserva Eleonora Rigotti, presidente del Cna Brescia che conta oggi 4.600 iscritti - per via dei fatturati dai numeri meno importanti rispetto alle aziende di grandi dimensioni, ma che in realtà rappresenta l’autentica ossatura dell’economia bresciana».
La panoramica
A dirlo sono i numeri: il totale delle imprese iscritte in Camera di commercio ammonta a 32.193 unità, pari al 27,5% del totale. Quota che sale al 30,6% considerando le sole imprese attive, contro il 28,5% della Lombardia e il 24,7% nazionale. Nel quinquennio 2019-2023 il numero delle medesime imprese si è ridotto di 1.424 unità ma, tenendo conto che il numero delle iscrizioni supera quello delle cessazioni, si ha un saldo positivo di 441 unità.
«L’artigianato bresciano mantiene il suo peso specifico e la sua rilevanza - conferma Montanari - anche in relazione al contesto regionale e a quello nazionale». Manifattura e costruzioni - sebbene negli ultimi 20 anni siano andate leggermente calando - la fanno ancora da padrone, mentre oltre un terzo delle imprese è attiva nei servizi alle imprese e alle persone, che sono in continua ascesa. Quasi i due terzi (63,2%) delle 32.193 imprese artigiane della provincia bresciana sono concentrati nelle costruzioni (38,2%) e nelle attività manifatturiere (25%). Una parte rilevante (13,7%) svolge attività di servizio alle persone, a fronte delle 1.446 (4,5%) che offrono servizi di supporto alle imprese.
Rilevante anche il ruolo delle attività artigiane cosiddette tradizionali, ossia quelle delle riparazioni (5,9%), dei trasporti (4,9%) e della ristorazione (3%). Significativo, poi, il numero delle imprese che operano nell’ambito delle attività professionali, scientifiche e tecniche (1,7%) e nei servizi di informazione e comunicazione.
Norme e territorio
Il focus della ricerca del Cna si sposta poi sulla forma giuridica delle imprese artigiane bresciane: la più caratterizzante e diffusa è l’impresa individuale (23.013 ditte individuali, 71,5% delle imprese registrate). Seguono le 5.564 società di persone (17,3%), mentre le 3.587 società di capitale rappresentano il 11,1% del comparto.
Sotto il profilo della distribuzione territoriale sono un centinaio i Comuni bresciani in cui si contano almeno 100 imprese artigiane: quasi la metà, quindi, dei 205 complessivi. Com’è prevedibile, con 3.859 imprese artigiane il capoluogo stacca nettamente gli altri centri della provincia, precedendo Montichiari (709), Lumezzane (624), Desenzano del Garda (617) e Palazzolo sull’Oglio (536).
I dati resi disponibili dall’Inps per quanto concerne il terzo trimestre del 2023 parlano di 84.913 addetti delle imprese artigiane nel Bresciano, che costituiscono il 18,6% del totale addetti nelle imprese private. Sul totale oltre 33mila (quasi il 40%) sono impegnati nelle attività manifatturiere, 24mila (28%) nelle costruzioni. Rilevanti anche gli addetti nel settore dei Servizi alle persone (7.750, 9,1%), Commercio e riparazioni, (dove in gran parte si tratta di attività di riparazioni di autovetture: 5.489, 6,5%), trasporti e magazzinaggio (3.993, 4,6%), servizi alle imprese (3.705, 4,4%) e nella sezione alloggio e ristorazione (3.557, 4,2%).
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