Economia

Arredo bagno, Clerici sbarca in Sardegna

Angela Dessì
Il gruppo bresciano ha acquisito la società sarda Mara con 50 dipendenti e 30 milioni di fatturato
La sede della Clerici a Brescia
La sede della Clerici a Brescia
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Il gruppo Clerici sbarca in Sardegna e fa shopping sull’isola acquisendo il 100% della Mara, storica realtà sarda attiva nel comparto dell’arredo bagno e degli impianti elettrici e termoidraulici. L’azienda, nata 60 anni fa, ha sede a Sassari e conta tre punti vendita (a Sassari, Alghero e Olbia), impiega oltre 50 dipendenti e nel 2023 ha superato i 30 milioni di euro di fatturato.

«Questa acquisizione rappresenta un momento chiave nella nostra strategia», commenta il presidente del gruppo bresciano, Paolo Clerici, che nell’indugiare sull’importanza di fare il proprio ingresso in un’area dal grande potenziale come la Sardegna definisce l’acquisizione come la prima di un anno molto significativo in termini di espansione. «Il nostro progetto di crescita a livello nazionale – aggiunge – prosegue e siamo pronti a cogliere nuove opportunità anche nei prossimi mesi del 2024». «Mara è una società solida e dal potenziale molto elevato», gli fa eco il Cfo di Clerici, Fabio Ciccarelli, che si sofferma sugli eccellenti parametri finanziari di Mara e sul desiderio di «farla crescere ancora investendo in una regione che presenta importanti margini di sviluppo».

L’operazione sarda rappresenta per il gruppo bresciano, punto di riferimento del mercato italiano nel settore della distribuzione di prodotti idrotermosanitari e arredobagno, la prima acquisizione in Sardegna e la tredicesima negli ultimi cinque anni. Attraverso un modello di business costruito su una presenza capillare nel territorio, insieme a una politica di acquisti selettivi di realtà con una clientela già fidelizzata, Clerici ha progressivamente ampliato l’offerta di prodotti e la copertura geografica, arrivando fino al centro Italia ed ora anche nelle isole, per un totale di 18 insegne in 10 regioni e oltre 120 punti vendita. Con questa acquisizione dunque si conferma il trend di espansione di Clerici, il cui core business è costituito principalmente dalla vendita a clientela professionale come installatori idraulici ed imprese edili, che contribuiscono circa all’80% dei ricavi complessivi del gruppo, mentre il restante 20% è costituito dal segmento dell’arredobagno rivolto alla clientela privata, un settore che negli ultimi anni ha visto una crescente espansione.

Nel 2023 Clerici ha registrato un fatturato pari a 785 milioni di euro, in miglioramento del 2,4% rispetto ai 767 milioni di euro realizzati nell’esercizio precedente. Dal punto di vista della redditività, l’Ebitda si è attestato a 142 milioni di euro, (138 milioni nel 2022), con un’incidenza pari al 18,1% del fatturato mentre l’utile netto è stato di 77 milioni di euro. Vale la pena di evidenziare la crescita di «Storm», private label sul mercato da oltre 20 anni e punto di riferimento nel settore grazie ad un vastissimo catalogo: nel 2023 il marchio ha registrato ricavi per 146 milioni di euro, con un incremento del 17,3% rispetto ai 124 milioni del 2022 e quasi raddoppiato rispetto al 2021.

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