Economia

Armi bresciane ad Ankara: un export da 3,8 milioni nel 2018

Dalla nostra provincia record di esportazioni per armi comuni per la caccia e il tiro
Un elicottero Agusta A129 Mangusta - © www.giornaledibrescia.it
Un elicottero Agusta A129 Mangusta - © www.giornaledibrescia.it
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La Turchia è il terzo Paese al mondo verso cui l’Italia esporta armi e materiali d’armamento, dopo Qatar e Pakistan. Questo è il dato che emerge dall’ultima Relazione al Parlamento - risalente allo scorso aprile - sulle operazioni autorizzate e svolte per il controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali d’armamento.

Nel 2018, indica la relazione parlamentare, è stata autorizzata l’esportazione dall’Italia alla Turchia di armi per complessivi 362,3 milioni di euro, in forte e costante crescita rispetto ai 266,1 milioni di euro del 2017 ed ai 133,4 del 2016. E Brescia è la prima provincia esportatrice di armi di tipo comune verso la Turchia: 3,8 milioni nel 2018, 2,7 milioni nel 2017 e 10,1 milioni nel 2016.

Questi dati vengono forniti da Giorgio Beretta analista della Rete italiana per il disarmo. Beretta che fa parte anche dell’Opal di Brescia, (l’Osservatorio per le armi leggere) spiega che al Paese di Erdogan sono stati autorizzati nel 2018 esportazioni per sistemi d’arma, munizioni, bombe, siluri, missili, elicotteri, apparecchiature elettroniche, corazzature, equipaggiamenti di protezione e software. «Ma è difficile quantificare il peso della produzione bresciana e la suddivisione delle voci che compongono i 362,3 milioni di commesse autorizzate».

Tornando all’export bresciano dichiarato l’analista sottolinea: «Si tratta di armi leggere per la caccia e di tipo sportivo, in quella cifra non rientra il materiale militare». Su quello ricorda che in Turchia ci sono impianti di produzione del gruppo Leonardo, la Beretta è presente con una sua società controllata, la Stoeger «che produce pistole per le forze di sicurezza turche». Senza dimenticare, poi, che in Turchia la Alenia ha prodotto armamenti per la Marina e che Agusta-Westland produce elicotteri e come spiegano dalla Rete italiana per il disarmo «le forze armate turche dispongono di diversi elicotteri T129 di fatto una licenza di coproduzione degli elicotteri italiani di AW129 Mangusta».

Beretta sottilinea che sulle produzioni in Turchia e sulle diverse commesse per l’esercito di Erdogan «è molto difficile avere dati, le stesse relazioni del Ministero della difesa non sono così illuminanti. Se si vuole cioè sapere cosa viene prodotto nelle industrie delle controllate italiane in Turchia è praticamente impossibile saperlo».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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