Apre un resort di lusso a Salò: investimento di quasi 60 milioni
C’è fermento sulla collina delle Versine. Operai, tecnici, arredatori e giardinieri sono all’opera per portare a termine la maggiore operazione alberghiera attuata a Salò negli ultimi decenni. Il tempo stringe. L’obiettivo è aprire per Pentecoste (19 maggio) il nuovo resort edificato dal gruppo Hirmer di Monaco di Baviera sulla balconata verde che si affaccia sul golfo di Salò, a valle di via Panoramica, tra Campoverde e Cunettone.
Sono trascorsi sei anni (era il 24 gennaio 2018) dalla posa della prima pietra in cantiere. Sei anni durante i quali è successo di tutto, pandemia compresa. Frederick Bauer, amministratore delegato di Versine 2000 Srl, braccio operativo del gruppo Hirmer per questa operazione, ieri ha aperto le porte dell’hotel alla stampa per un’anteprima. «Siamo molto fieri di questa struttura, un faro su Salò, con un fantastico panorama sul golfo, frutto di un intervento impegnativo».
I lavori
Il cantiere fu avviato come detto nel 2018 da Travel Charme, catena alberghiera acquisita nell’aprile del 2018 dal gruppo Hirmer e che sarà il gestore del resort, dopo un iter lungo e travagliato: l’operazione fu inserita, non senza polemiche, nello strumento urbanistico salodiano approvato nel 2009 dal sindaco Giampiero Cipani e la costruzione dell’albergo fu ufficialmente annunciata nel maggio del 2013, per poi arenarsi - prima per scelte strategiche, poi per la necessità di dover adeguare il progetto alla nuova normativa antisismica regionale - e riprendere cinque anni dopo. Anche il cantiere ha vissuto parecchie vicissitudini.
«Prima il Covid - ricorda Bauer -, poi la guerra in Ucraina, con l’impennata dei costi delle materie prime, quasi raddoppiati». Come la spesa per la realizzazione dell’hotel, del resto: «Da un costo preventivato di 36 milioni - dice l’ad di Versine 2000 - siamo arrivati a quasi 60 milioni». Un investimento importante per un modernissimo hotel di categoria superiore, 5 stelle, edificato su un lotto di 18.273 mq su progetto della società Archibems dell’architetto Mauro Salvadori, soddisfatto per essere riuscito a mitigare l’impatto di un grande immobile incastonato in una delle ultime aree verdi affacciate sul golfo salodiano, a fianco del convento delle suore della Visitazione.
Il progetto
«La struttura è dislocata su più livelli - spiega Salvadori -, con un particolare sistema di corti, terrazze ed elementi che richiamano l’architettura storica, come quella delle limonaie. Di fatto si percepisce un terzo di quello che è stato costruito». Il nuovo hotel ha una superficie lorda di pavimento di 7mila metri quadrati, più altri 8mila mq per i locali accessori, in buona parte interrati.
Dispone di 99 camere per oltre 200 posti letto, ristorante con cucina a vista, pizzeria, enoteca e angoli per «private dining», area wellnes da 1.700 mq, zona meeting, piscina invernale in-out riscaldata, piscina estiva, un vasto parco (a margine del quale c’è anche un percorso pubblico che da via del Panorama scende fino alla Conca d’oro) e persino un esclusivo drive-in nel quale si potrà guardare un film con cuffie wireless a bordo di sei Fiat 500 cabrio.
Nessuna anticipazione sui dettagli riguardanti la gestione e il personale, se non che l’hotel sarà aperto tutto l’anno. Massima riservatezza anche sull’insegna della struttura, che per ora, sul sito di Travel Charm, è promossa col nome provvisorio «Salò Sì».
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