Appello del deputato Calovini al Sistema-Brescia: «L’Algeria chiama, occasione d’oro»
Una missione del mondo produttivo bresciano in Algeria, nell’ambito del Piano Mattei per l’Africa.
A lanciare l’idea è il deputato bresciano Giangiacomo Calovini (FdI), relatore alla Camera del disegno di legge sul progetto battezzato col nome del fondatore dell’Eni Enrico Mattei, progetto che nelle intenzioni del governo Meloni dovrebbe inaugurare una nuova pagina delle relazioni tra l’Italia e il continente africano, attraverso accordi di partenariato, cooperazione allo sviluppo, investimenti in settori chiave quali agricoltura, formazione, energia.
Tra i nove Paesi africani che hanno già aderito al Piano c’è appunto l’Algeria, con cui da mesi si va tessendo una fitta trama diplomatica: tra gli ultimi incontri, una missione di tre giorni (11-13 giugno) di una delegazione della Commissione Esteri che dopodomani, mercoledì 26, riferità alla Camera.
Guidata da Calovini, che in Commissione Esteri è capogruppo per Fratelli d’Italia, la delegazione, composta anche da un altro deputato di FdI, Salvatore Caiata e dal forzista Andrea Giorgio Maria Felice Orsini, ad Algeri ha incontrato il vicepresidente della Commissione Affari esteri algerina, Moudir Bouden, il presidente della Commissione per la Cooperazione Internazionale del Consiglio della Nazione, Mohamed Amroune, e il vicesegretario generale del Ministero degli Esteri e della comunità algerina all’Estero, Abdelhamid Ahmed-Khodja.
I dossier
Sul tavolo i dossier sulla sicurezza del Mediterraneo, la stabilità africana e la lotta al traffico dei migranti, ma anche le relazioni economiche e commerciali, affrontate anche in un incontro con le maggiori imprese italiane che operano in Algeria. È qui che a Calovini è venuta l’idea di un coinvolgimento delle imprese bresciane: «Come Commissione Affari Esteri - spiega -, in accordo con maggioranza e opposizione abbiamo ritenuto utile fare una serie di viaggi in alcuni Paesi africani e abbiamo inserito come primo viaggio l’Algeria: un Paese ad enorme prospettiva di crescita, con un’espansione economica e demografica importante e che conta ottimi rapporti tra Meloni e il presidente algerino».
«Riteniamo che ci possano essere molteplici forme di cooperazione e di sviluppo di progetti comuni da entrambe le parti. In Algeria già operano le principali macro-imprese italiane, ma c’è anche spazio - aggiunge - per le medie e grandi aziende bresciane: da parlamentare bresciano quello che posso fare in Commissione esteri è occuparmi sempre un po’ anche della internazionalizzazione delle aziende del mio territorio, e in Algeria ho percepito forte interesse per le imprese italiane in molti settori che possono coinvolgere le molteplici attività bresciane».
Su tutte, l’agricoltura, le infrastrutture e la formazione: «L’Algeria ha un’agricoltura fiorente nella zona che guarda sul Mediterraneo, ma la maggior parte di questo vasto Paese è sabbiosa e desertica: la volontà è di trovare un modo per rendere coltivabili anche queste zone, e il know-how e le capacità di Brescia, prima provincia d’Italia in campo agricolo, potrebbero essere benvenute. L’Algeria ha poi avuto una crescita demografica importante negli ultimi decenni: c’è bisogno di unità abitative e di infrastrutture. C’è bisogno di ponti, autostrade, edilizia, acciaio e materie prime: tutti settori nei quali i bresciani si destreggiano bene. Nel Piano Mattei si parla infine della necessità di formare, e anche qui credo che la nostra realtà abbia qualcosa da insegnare».
Sul campo
Ecco allora l’idea di un viaggio ad Algeri per sondare le opportunità: «In accordo con la nostra Ambasciata ad Algeri, l’Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane (Ice) e con le associazioni di categoria, a cui lancio l’appello, la mia idea è provare a costruire per la prima volta dall’Italia verso l’Africa una missione territoriale di realtà bresciane il prossimo autunno.
Informalmente ho già parlato con qualche associazione e ho ricevuto da tutte semaforo verde: da parlamentare mi metto però a disposizione di tutte le realtà della provincia ad organizzare la missione per comprendere le opportunità per Brescia in Algeria».
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