Antares Vision investe nei sensori d’ispezione a microonde
Tecnologia «microwave» (microonde) per creare una nuova generazione di macchine in grado di ispezionare e individuare corpi estranei nei prodotti confezionati. È questa la nuova frontiera di Antares Vision.
La società di Travagliato - nonostante le voci dei giorni scorsi di un possibile delisting da Piazza Affari, smentite solo a metà dal gruppo guidato da Emidio Zorzella -, lavora incessantemente alla progettazione di nuovi innovativi sensori in grado di intercettare contaminanti fisici, superando le limitazioni degli attuali strumenti di controllo quali raggi X e metal detector.
La svolta
Lo sviluppo del progetto è partito nel 2018 con un gruppo di ricercatori del Politecnico di Torino ed è proseguito con la start-up piemontese Wavision che progetta e commercializza tecnologia di ispezione con tecnologia microwave.
Ora la svolta: il gruppo di Travagliato ha infatti rilevato la maggioranza di Wavision. L’operazione è avvenuta lo scorso 29 settembre, il gruppo ha investito nella start-up tramite la controllata FT System srl, già partner tecnologico di Wavision, acquisendo la partecipazione che era detenuta da 4U srl, veicolo che fa capo al fondo Vertis 3 Tech Transfer gestito da Vertis Ventures sgr. Ricordiamo che Vertis 3 Tech Transfer, è il fondo lanciato nel 2017 (che promuove il trasferimento tecnologico dei progetti delle università italiane) e lo scorso agosto ha terminato il periodo di investimento iniziando a dismettere le start-up in portafoglio.
Antares Vision utilizzerà la tecnologia sviluppata da Wavision per progettare una serie di macchine di ispezione innovative che trovano il loro utilizzo nei settori Food & Beverage.
Questa tecnologia microwave - si legge in una nota - sfruttando le diverse proprietà dielettriche dei materiali è in grado di discriminare la presenza di corpi estranei in creme, semiliquidi e liquidi, soprattutto quando si tratta di contaminanti fisici trasparenti, come la plastica o vetro. Questo tipo di controllo permette di rispondere in modo più accurato ai requisiti richiesti dalla grande distribuzione - spiega Antares Vision - , secondo standard «Brc», «Ifs» o «Iso 22000», volti a garantire la sicurezza alimentare, a diminuire la percentuale di richiami e a proteggere la reputazione dei brand.
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