Annata agraria: segnali positivi, ma resta il segno meno
Cala il fatturato per le aziende agricole bresciane nell'ultima annata agraria, ma si intravedono segnali di ripresa negli ultimi mesi. Il 2016 si conferma un anno difficile, con un calo del Pil del settore dell’1,54% e un fatturato complessivo di 1,11 miliardi di euro, ma l’anno precedente il valore della produzione era sceso di oltre il 7%. In 2 anni il comparto ha perso quasi 110 milioni di ricavi, ma il dato aggregato della produzione lorda vendibile non rende giustizia a tutti i settori, che presentano andamenti diversi.
Se da un lato soffrono le produzioni floricole e orticole e il latte (rispettivamente a -1,9% e a -2,7%), registrano invece una crescita la produzione vegetale (mais in testa) che sale del 3,1% così come bovini e suini, che segnano rispettivamente un +1,4 e +2%, sebbene restino molto lontani dai valori del 2013. Fa ben sperare il comparto vite e olivo, che mette a segno un +7,9%. Preoccupa il comparto degli avicoli (vale il 14% del Pil agricolo bresciano), che cala del 9,2% per quello che i vertici Coldiretti definiscono «un allarmante calo dei prezzi all’allevamento».
Sul fronte occupazionale, l’agricoltura tiene: al calo dei lavoratori autonomi fa da contraltare la crescita dei dipendenti, con circa 2000 ingressi dal 2009.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato