Economia

Anche a Castegnato scioperano i lavoratori Amazon

Oggi lo sciopero nazionale indetto da Cgil Cisl e Uil, a cui hanno aderito anchei lavoratori delle categorie degli atipici e del commercio
AMAZON: SCIOPERO A CASTEGNATO
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«Corrette relazioni sindacali per migliorare le condizioni di lavoro per gli addetti diretti ai magazzini e per i corrieri che consegnano i pacchi nelle nostre case, i cosiddetti driver». È quanto chiede il segretario nazionale della Filt Cgil, Michele De Rose, in una dichiarazione video al portale della Cgil, Collettiva, sullo sciopero nazionale di 24 ore di oggi di tutte le lavoratrici e i lavoratori della filiera di Amazon, indetto unitariamente a Fit Cisl e Uiltrasporti, a cui hanno aderito anchei lavoratori delle categorie degli atipici e del commercio.

Anche al polo Amazon di Castegnato, inaugurato nell’autunno scorso, i lavoratori hanno incrociato le braccia.

«Vogliamo intervenire - spiega De Rose - sui ritmi e tempi di lavoro dei corrieri, considerando che un driver normalmente consegna 180-200 pacchi al giorno, e su ritmi, tempi e turni di chi lavora all'interno dei magazzini che, oggi con il boom dell'e-commerce esploso con la pandemia, sono diventati ossessivi. Vogliamo un intervento più accurato - conclude - rispetto alla salute e sicurezza dei lavoratori di questo comparto e rivendichiamo la necessità di un inquadramento e di una retribuzione diversa per i lavoratori della filiera». In occasione della giornata di sciopero sono stati organizzati presidi di fronte agli stabilimenti, ai magazzini e ai centri Amazon.

Amazon, sciopero a Castegnato

«I nostri dipendenti e i corrieri assunti dalle imprese terze che effettuano i servizi di consegna ricevono entrambi salari competitivi» si legge sulla pagina dedicata al lavoro di Amazon. «I dipendenti Amazon - viene spiegato - sono assunti inizialmente al quinto livello del Ccnl trasporti e logistica con un salario d'ingresso di 1.550 euro lordi al mese per i dipendenti a tempo pieno, tra i più alti del settore della logistica, e includono un pacchetto di benefit come sconti sul sito Amazon.it e l'assicurazione contro gli infortuni. I corrieri sono assunti da fornitori di servizi di consegne al livello G1 del Ccnl trasporti e logistica con un salario d'ingresso pari a 1.644 euro lordi al mese per i dipendenti a tempo pieno, e oltre a 300 euro netti mensili come indennità giornaliera».

«Lo scorso anno in due momenti diversi Amazon - viene aggiunto - ha erogato un bonus a titolo di riconoscimento e ringraziamento ai dipendenti del settore logistico e ai dipendenti dei fornitori terzi per il lavoro eccezionale svolto durante l'emergenza sanitaria».

Quanto alle consegne, viene specificato da Amazon: «Lavoriamo ogni giorno a stretto contatto con i fornitori di servizi di consegna per consentire loro di pianificare adeguatamente le loro esigenze operative. Per farlo vengono utilizzate tecnologie che prendono in considerazione diversi fattori per determinare quante consegne un autista possa effettuare in sicurezza durante la propria giornata lavorativa».

A proposito dei carichi di lavoro, «il numero di pacchi da consegnare è assegnato in maniera appropriata e si basa sulla densità delle aree di consegna (normalmente i corrieri effettuano più consegne per ciascuna fermata), sulle ore di lavoro, sulla distanza da percorrere. Amazon assegna i percorsi ai fornitori di servizi di consegna che a loro volta li assegnano ai loro corrieri in base al loro orario di lavoro».

Un appunto infine sull'emergenza sanitaria da Covid 19. «Assicurare la salute e la sicurezza dei nostri dipendenti e di quelli dei fornitori terzi - viene spiegato - è stata la nostra priorità. Ad oggi, abbiamo introdotto oltre 150 aggiornamenti di processo in tutte le nostre attività e nel 2020 abbiamo investito oltre 11.5 miliardi di dollari in iniziative legate a contrastare la diffusione del Covid-19. Solo in Italia, sono state acquistate nel 2020 più di 230 milioni di unità di disinfettante per le mani, 12 milioni di paia di guanti, 9 milioni di unità di mascherine, visiere protettive e altre protezioni per naso e bocca, e 35 milioni di unità di salviette disinfettanti».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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