Economia

Anaci e Ance Brescia insieme per snellire le pratiche del 110%

La piattaforma MyBonusBrescia a disposizione degli amministratori che cercano imprese per i lavori
My Bonus Brescia aiuta a mettere in contatto committenti, tecnici, amministratori e imprese
My Bonus Brescia aiuta a mettere in contatto committenti, tecnici, amministratori e imprese
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Accedere ai vantaggi del superbonus non è facile. Tra burocrazia e valutazioni da compiere in modo corretto - pena le multe dell’Agenzia delle entrate - è senz’altro un lavoro da professionisti. Per garantire un lavoro tranquillo agli amministratori di condominio e facilitare gli investimenti e l’avvio dei cantieri a quanti intendono ammodernarli, è scesa in campo anche l’Anaci, l’associazione nazionale degli amministratori condominiali e immobiliari che ha siglato un accordo con Ance Brescia (l’ex Collegio dei Costruttori di Brescia).

L’obiettivo dell’accordo è garantire legalità, concorrenza leale, trasparenza e professionalità ai condomini interessati agli interventi di miglioramento energetico e antisismico del loro immobile. «Ci impegneremo a sostenere il ruolo strategico dell’amministratore di condominio - spiega il presidente, Francesco Chiavegato -  una delle figure più determinanti di tutta la questione, considerato che in Italia ci sono 1.200.000 codomini. E l’accordo serve per l’appunto a creare un dialogo tra committenti, tecnici, amministratori e imprese mettendo a loro disposizione esperti e strumenti».

Uno degli strumenti più importanti è la nuova piattaforma My Bonus Brescia, raggiungibile all’indirizzo www.mybonusbrescia.it, gestita da Ance e messa a disposizione degli amministratori di condominio, dove è possibile per ogni associato Anaci accedere all’elenco di imprese da contattare per svolgere i lavori. Il portale My Bonus presenta un’interfaccia «orizzontale» oltre che verticale, in quanto fa entrare in connessione una serie di mondi, incluso il settore delle consulenze fiscali. Vi si possono iscrivere i committenti (il primo step consiste nel rispondere a cinque semplici domande, che permettono d’inquadrare nelle caratteristiche essenziali il tipo di edificio su cui si vuole attuare l’intervento), sia le imprese partner, che forniscono una scheda dettagliata dei loro servizi e risorse.

Nei primi 21 giorni di operatività la piattaforma avrebbe già attirato 206 progetti di privati, di cui 102 in fase avanzata, muovendo preventivi per 10 milioni di euro e investimenti potenziali per altri 16 milioni. Il rischio di errori nelle asseverazioni che danno diritto ai vantaggi fiscali al 110%, il pericolo di imbrogli o leggerezze da parte delle società nate per sfruttare la grande mole di lavori innescata dalla misura, e le difficoltà di comprensione di procedure non proprio semplici, rischiano di trasformare il superbonus in un’arma a doppio taglio.

«La questione è delicata – ha osservato il consigliere provinciale e nazionale di Anaci, Francesca Salvetti - visto che l’Agenzia delle Entrate ha otto anni di tempo per verificare la correttezza dei procedimenti, e deve farlo per legge in un caso ogni cinque lavori eseguiti». I controlli, quindi, ci saranno. Ed è quindi doppiamente necessaria la serietà che si deve avere in queste situazioni. Il che significa, in primo luogo, affidarsi ad imprese serie, magari del territorio, perché - doppia attenzione - la responsabilità in caso di intervento non corretto sarà in capo al committente.

La necessità degli interventi a Brescia è evidente. Solo in città ci sono 85.000 abitazioni costruite prima del 1969, 115.000 prima dell’80, e solo 30.000 dopo il 1984, l’anno da cui si è iniziato a tenere conto dei criteri antisismici.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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