Ambrosi, zero emissioni per produrre 47mila forme di Grana
Certificazioni, riconoscimenti, garanzia per i consumatori sulla qualità dei prodotti, passando poi per la gestione ambientale, il rapporto con i fornitori, i clienti e i dipendenti, senza dimenticare la performance economica. C’è questo è molto altro nel primo Bilancio di Sostenibilità che verrà presentato nei prossimi giorni dal gruppo Ambrosi anche a Futura Expo. La società, la cui proprietà è passata nei mesi scorsi al colosso francese Lactalis (in attesa del via libera dell’antitrust) si confronta da tempo su questi temi che riflettono i valori da sempre alla base dell’azienda.
«La responsabilità d'impresa rappresenta da sempre un punto di forza in costante miglioramento per una realtà organizzativa e imprenditoriale come quella di Ambrosi - spiega il presidente Giuseppe Ambrosi -. Le tematiche sociali, ambientali ed etiche all’interno delle operazioni e delle strategie commerciali dell’azienda ricoprono e ricopriranno nel futuro, un ruolo centrale». Rinnovabili. Numerosi gli investimenti nelle fonti di energia rinnovabile. A febbraio 2021 la Ambrosi ha iniziato a produrre energia elettrica: l’impianto fotovoltaico sulla copertura del magazzino di stagionatura di Podenzano, va ad aggiungersi ai due impianti già installati nella sede di Castenedolo, con una potenza totale di circa 1.600kW. A questo impianto si sommano l’installazione di un nuovo cogeneratore e di un impianto per la produzione di acqua fredda di processo, denominato iChiller.
Un impegno nelle rinnovabili importante, ma che oggi consente alla Ambrosi di produrre, stagionare (per 9 mesi) e confezionare senza alcuna emissione di CO2, circa 47.000 forme di Grana Padano nel 2022, che in previsione diventeranno oltre 60.000 nel 2023. Consumo plastica. La riduzione dell’utilizzo della plastica non riciclabile nel packaging (anche attraverso l’utilizzo di materiali compostabili) è un altro tema di politica aziendale sviluppato dalla Ambrosi.
La ricerca messa in atto da Ambrosi in termini di «pack green» ha portato ad una diminuzione media della plastica consumata di circa il 30%, mantenendo le stesse performance in termini di shelf-life dei prodotti. In termini assoluti, ciò comporta oltre 6 tonnellate di plastica in meno ogni anno. Un esempio calzante è rappresentato dal nuovo incarto del burro Ambrosi, composto da carta 100% compostabile, certificata Ok Compost Industrial dall’ente TÜV Austria.
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