Economia

Ambrosi, due nuove filiali negli Usa: l’export del gruppo sfiora quota 50%

Dal bilancio, i ricavi 2021 sono stati 420 milioni. Acquisita una nuova area adiacente alla sede per magazzini stagionatura
A Castenedolo il quartier generale del gruppo Ambrosi
A Castenedolo il quartier generale del gruppo Ambrosi
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Il gruppo Ambrosi fa lievitare l’export e chiude il 2021 con ricavi a quota 420 milioni di euro, strizzando l’occhio a un’ulteriore crescita oltre confine che nell’anno in corso potrebbe superare il 50% del business.

A evidenziarlo è il bilancio consolidato del colosso caseario bresciano, approvato nelle scorse settimane dall’assemblea degli azionisti.

Un bilancio che lo stesso presidente Giuseppe Ambrosi definisce «decisamente positivo», con una forte ripresa a guidare la seconda parte dell’anno grazie alla riapertura anche del canale Horeca. «L’esercizio è stato caratterizzato dal rafforzamento sul mercato dei prodotti core, come Grana Padano e Parmigiano Reggiano, con una particolare attenzione ai mercati esteri», commenta evidenziando la crescita registrata proprio al di fuori dei confini nazionali. «Il fatturato estero nel 2021 è arrivato a valere circa il 48% del business complessivo e per il 2022 contiamo di superare il 50% - dice -: poi, non ci resterà che puntare al 70».

Il peso di export e società estere

Prospettive a lungo termine a parte, certo il canale delle esportazioni costituisce per il gruppo una grande boccata di ossigeno, tanto più se paragonato ad un mercato ormai maturo come quello italiano. «Il made in Italy continua ad avere un grande appeal, così come la cucina italiana - tira corto -: il turismo è ripreso e la gente ha voglia di uscire, come testimoniato dai dati del primo trimestre 2022 che sono già in crescita a doppia cifra sul medesimo periodo dell’anno».

Importante, sul complessivo fatturato di 418 milioni di euro (il cashflow è di 7 milioni, l’Ebitda di circa 14 mentre l’utile è a 2,5: i dipendenti sono oltre 450) il contributo dato dalle società estere, l’americana Ambrosi Food Usa e l’inglese Anthony Rowcliffe & Son., ma soprattutto la controllata francese Emmi France Sa, che ha raggiunto un fatturato di oltre 100 milioni. Vale la pena di segnalare che nel 2021 sono state costituite altre due società negli Usa, la Abele Bertozzi Inc e la Traversetolese Inc, con l’obiettivo di sostenere ulteriormente lo sviluppo del mercato del nord America.

Investimenti

Importanti anche gli investimenti, nel 2021 intorno ai 5,4 milioni, di cui 3,5 focalizzati sulla sostenibilità ambientale: nell'esercizio è entrato in funzione a Castenedolo un secondo impianto fotovoltaico mentre uno nuovo è stato installato a Podenzato, senza dimenticare la realizzazione di un nuovo impianto frigorifero ed una caldaia a vapore ad alto rendimento energetico che nel corso del 2022 garantirà un risparmio di 0,85 Mwh e 100 mila mc di gas metano.

Nel 2021 il gruppo ha guardato anche alla crescita, acquistando un’area da 20 mila mq adiacente alla sede di Castenedolo dove, dice il presidente, «verranno realizzati altri magazzini per la stagionatura, così che qui si possa fare spazio ad altre aree produttive».

Prospettive

E le prospettive per l’anno in corso? Numeri alla mano, il 2022 è partito bene, anche se la guerra in Ucraina, gli aumenti delle materie prime e la dinamica inflattiva non rendono il quadro confortante. «La preoccupazione non è vendere ma portare gli aumenti che abbiamo registrato nella discussione con il retail per mantenere i margini», tira corto il presidente Ambrosi che annuncia a breve anche la presentazione del primo bilancio di sostenibilità del gruppo, nella convinzione che la mission aziendale non sia solo quella di portare in tavola prodotti di qualità ma anche quella di «difendere il potere d’acquisto dei cittadini, la loro salute ed il loro diritto a compiere scelte di consumo consapevoli».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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