Alitalia taglia due tratte intercontinentali e riduce gli aerei
Alitalia inverte la rotta rispetto a quella che è stata considerata finora una delle strade per il rilancio: investire sul redditizio lungo raggio. La compagnia si prepara infatti a chiudere da aprile due tratte intercontinentali e a ridurre progressivamente la flotta.
Uno scenario che allarma i sindacati, che senza una marcia indietro si preparano a proclamare altri scioperi dopo quello di settore in programma martedì 25 febbraio. Protesta che avrà al centro l'ancora più urgente crisi di Air Italy, con la messa in liquidazione e lo spettro dei 1.450 licenziamenti.
Intanto sull'ex compagnia di bandiera pesa anche il nodo del faro Ue aperto sul prestito ponte. A far suonare un nuovo campanello d'allarme per il futuro di Alitalia sono le mosse messe in cantiere per i prossimi mesi: l'azienda infatti sta pianificando la chiusura da aprile delle rotte Roma-Seul e Roma-Santiago del Cile aperte entrambe sotto la gestione Etihad, rispettivamente nell'estate 2015 e nel maggio 2016. Inoltre, nel corso dell'anno, progressivamente è prevista l'uscita dalla flotta (attualmente composta da 113 macchine di cui 26 di lungo raggio), per la scadenza del contratto di leasing, di due A330 e un Boeing 777-300 (entrambi di lungo raggio), e qualche aeromobile di medio raggio.
È vero che il network di lungo raggio verrà arricchito a marzo dal collegamento tra Roma e Tokyo Haneda (scalo più vicino al centro, in aggiunta a quello già operato su Tokyo Narita); mentre dal primo giugno aprirà la Roma-San Francisco con 3 voli settimanali. Ma a preoccupare è soprattutto l'uscita dalla flotta degli aerei di lungo raggio.
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