Economia

Al Superbonus mancano tecnici: 4 corsi per diventare muratore

Lo sconto del 110% fa impennare la richiesta alle imprese. Non ci sono alibi per i giovani dai 16 ai 29 anni
Lo sconto del 110% fa impennare la richiesta alle imprese edili
Lo sconto del 110% fa impennare la richiesta alle imprese edili
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Della cosa abbiamo già avuto occasione di parlarne nelle settimane scorse. Ma il tema è talmente importante che è bene tornarci. Il tema è la mancanza di personale qualificato sui cantieri. È un problema che sta emergendo in particolare in questi mesi nei quali le imprese edili sono sommerse dal lavoro. Era difficile qualche anno fa immaginare che sarebbe accaduto ma sta accadendo: le imprese edili non riescono a smaltire le richieste di lavoro che ricevono.

È l’effetto del Superbonus 110%: sono tante le famiglie e molti i condomini che richiedono preventivi, sopralluoghi e quindi avvii dei cantieri. Ma la richiesta è tale che, come detto, le imprese devono ormai guardare al 2022 per potere dire sì. Sta in pratica capitando nell’edilizia quel che, per altri aspetti, accade nell’industria della meccanica e di molti altri settori: la mancanza di personale qualificato è un limite alla crescita. E la cosa, come scritto qualche tempo fa, è doppiamente paradossale visto che ci sono migliaia di persone in cerca di lavoro. Un paradosso non solo italiano, ma in particolare italiano visto che il livello della disoccupazione giovanile a livello nazionale sfiora il 40%. Com’è possibile che ci siano 4 ragazzi su 10 che cercano lavoro e dall’altra parte ci siano aziende che non trovano personale? Una delle risposte è: molti ragazzi non hanno la formazione adatta. Servirebbe più formazione, ci ripetiamo come un mantra.

La formazione è certamente uno dei problemi. Poi gli va aggiunta una certa qual disattenzione (dei ragazzi, dei giovani, delle famiglie) e per finire una certa, chiamiamola così, diffidenza verso il cantiere, a torto o ragione giudicato un posto non poi granché per lavorare. Per cui, in molti casi, meglio starsene a casa. So che scritta così la cosa può apparire un po’ ruvida e so bene che in molti casi le aspettative di vita di un giovane possono essere altre. Ma se questo altro non c’è che si fa? È così banale o bestiale dire: prova il cantiere? Fine della morale.

Resta il tema della formazione. Da dove parte un ragazzo che cerca lavoro o magari ne ha perso uno per trovare la strada del cantiere? Potrebbe partire dai corsi di formazione fatti qui a Brescia, gratuiti, di imminente avvio. Non garantiscono in automatico un posto di lavoro ma certo agevolano la cosa visto che a promuovere questi corsi sono le stesse imprese che cercano personale. E quindi e per farla breve. A maggio partono quattro corsi di formazione per muratore, per addetti alla posa di sistemi di isolamente termico a cappotto, per carpentiere e infine per conduttore di macchine movimento terra.

Sono quattro corsi ognuno di 70 ore; sono corsi gratuiti - ripeto: gratuiti - in quanto finanziati dal Programma Garanzia Giovani di Regione Lombardia e sono promossi dall’Eseb, l’Ente sistema edilizia Brescia (le imprese edili bresciane ma non solo) e dal Cesvip Lombardia che cura la parte, diciamo così, organizzativa e di avviamento ai corsi stessi. Ai corsi possono partecipare giovani disoccupati fra i 16 e i 29 anni. Si parte, come detto, a maggio. Domande ed informazioni su www.cesvip.lombardia.it; oppure inviate una mail a l.pucci@cesvip.lombardia.it.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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