AI e transizione green, due sfide da cui Brescia non può sottrarsi

Anita Loriana Ronchi
In Confindustria è andata in scena la prima tappa del roadshow Innovation Days organizzato insieme al Sole 24 Ore e con il Giornale di Brescia come media partner
La prima tappa degli Innovation Days - © www.giornaledibrescia.it
La prima tappa degli Innovation Days - © www.giornaledibrescia.it
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Nonostante le nubi che oscurano l’orizzonte, fra nuovi dazi e conflitti internazionali, la Lombardia non ha smesso di essere la locomotiva che traina, sfornando anzi quasi il 30% delle startup di tutto il Paese, con Brescia tra le prime dieci province a fare da incubatore. Ma il progetto della «Cittadella dell’innovazione» non è detto sia una risposta per compiere quel «salto» che traghetterà le nostre imprese verso il futuro.

Innovation Days

Lo sostiene Giuliano Noci, intervenuto in Confindustria Brescia per la prima tappa 2025 del roadshow «Innovation Days», organizzato dal Sole 24 Ore e Confindustria, col Giornale di Brescia nella veste di media partner.

Osserva l’accademico (Politecnico di Milano) e componente Comitato per la definizione della strategia nazionale sull’Intelligenza artificiale della Presidenza del Consiglio dei ministri: «L’AI non porterà solo innovazione di prodotto, ma cambierà l’organizzazione dell’impresa. Le “cittadelle dell’innovazione” in quanto general purpose non possono funzionare. Occorre – sottolinea Noci – costruire degli ecosistemi attorno ad aziende guida, che aiutino le imprese a prendere coscienza di un tema non solo tecnologico, che investe competenze, economie di scala sulle conoscenze, trasformazioni organizzative».

Lo scenario

Ormai l’AI è «come l’aria, che permea ogni anfratto delle vite aziendali ed individuali» e, assieme alla transizione green, rappresenta la vera sfida dei prossimi anni. Questi i due pillars attorno a cui è ruotato l’incontro, con un ricchissimo panel di relatori moderati da Erminio Bissolotti (GdB) e Luca Orlando (Sole 24 Ore).

A cominciare dai saluti introduttivi col presidente Confindustria Brescia, Franco Gussalli Beretta, la sindaca Laura Castelletti e Fabio Tamburini, direttore Il Sole 24 Ore col direttore media & business Federico Silvestri. «L’AI può essere paragonata all’avvento dell’energia elettrica nella seconda metà dell’800 – è la similitudine di Beretta –; una rivoluzione che riguarda dati, catene di fornitura, analisi predittiva e che va abbracciata dal sistema formativo, in cui vanno inserite le materie Stem (come accade in Cina) fin dalla giovane età».

Quanto alla green energy, non si può non evocare il «flop» di Transizione 5.0: «Un’occasione persa, troppe lungaggini e complicazioni. Bisogna sburocratizzare e lavorare a un disaccoppiamento del prezzo tra energia elettrica prodotta col gas e quella generata da fonti rinnovabili».

I dazi imposti dall’amministrazione Trump preoccupano, ma fino ad un certo punto: costeranno, è la stima, uno 0,3% del Pil lombardo, ed a pesare di più è il sentiment d’incertezza. Dal market watch regionale, presentato da Claudio Zirilli di Banca Ifis, si evince peraltro che crescono i settori ad alto tasso di innovazione, mentre rallenta la manifattura più tradizionale.

Certo non è facile, con le attuali tariffe, efficientare un’azienda dal punto di vista energetico. «Se vogliamo veramente parlare di energia verde, dev’esserci – argomenta Giuseppe Pasini, presidente Confindustria Lombardia – una regolamentazione da parte dell’Europa, altrimenti non potremo essere competitivi fuori dai confini europei».

La crisi dell’automotive, che si consuma nell’area tedesca, è stata innescata d una serie di errori, visioni forse miopi. La nostra componentistica, però, rimane sana, asserisce Paolo Streparava, ad Streparava e vicepresidente Confindustria: «Come tutte le tecnologie digitali, l’AI è fattore abilitante, ma non sempre il fatto è chiaro; del resto nel meccanismo entrano anche gli sprechi, che possono rigenerarsi a velocità iperbolica. Credo che gli imprenditori schiacceranno l’acceleratore sugli investimenti quando avranno capito meglio e a fondo». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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