Economia

Agroittica, il caviale Calvisius conquista gli Usa e nel 2023 il fatturato tocca i 39 milioni

Flavio Archetti
Grazie alla filiale nel New Jersey le vendite del prodotto di lusso cresciute del 150%. Bene gli affumicati
Lavorazione del caviale - © www.giornaledibrescia.it
Lavorazione del caviale - © www.giornaledibrescia.it
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La nuova frontiera del mercato del caviale «Calvisius» di Agroittica Lombarda è a stelle e strisce. Negli ultimi tre anni la vendita delle pregiate uova di storione prodotte nei 60 ettari dell'allevamento dei due impianti di Calvisano e in quello della società Storione Ticino (partecipata al 50%) è aumentato del 150% negli Stati Uniti, passando da due a cinque milioni di dollari l'anno, circa cinque volte il valore del mercato francese, al secondo posto per richieste con 1 milione di euro.

Filiale nel New Jersey

Considerato un mercato potenzialmente importante già nel 2009, quando Agroittica vi aveva aperto una sede a New York, il mercato d'oltre Atlantico ha preso a correre dal 2021 con il controllo della consociata Calvisius Usa con sede nel New Jersey, dove operano 12 dipendenti.

A parte la Francia, gli altri Paesi che amano di più il caviale bresciano - destinato all'estero per il 90% delle 30 tonnellate annue prodotte - sono il Giappone, la Spagna e Dubai.

La lavorazione delle tre divisioni di Agroittica però comprende anche gli affumicati e la carne di storione, per una produzione lorda lavorata di 250 tonnellate l'anno e un fatturato complessivo che nel 2023 ha raggiunto i 39 milioni di euro, «stabile - spiega la direttrice generale Carla Sora - rispetto all'anno precedente». «A distinguere il lavoro di Agroittica Lombarda è la capacità di produrre sette qualità diverse di caviale, in arrivo dai 230.000 storioni allevati in 150 vasche, di cui 110 a Viadana, le più piccole di circa 300 mq e le più grandi di 2.000.

Qualità

A fare la differenza sono sia la salatura, mai oltre il 3-3,5% del peso totale del caviale, e naturalmente la razza dei pesci, che comprende lo storione russo, quello dell'Adriatico, il bianco, lo stellato, lo sterletto, il ladano o beluga, e il siberiano». Altra nota da non dimenticare è il periodo di attesa prima che le femmine di storione maturino la capacità di deporre le uova, «mediamente - spiega il responsabile dell'ospitalità Iacopo Florio - sui 13-15 anni, mentre per la razza del beluga addirittura i 7.300 giorni, quindi quasi 20 anni».

In tema di eco-sostenibilità l'azienda sta sfruttando da anni il calore prodotto dalla vicina acciaieria, con cui intiepidisce l'acqua delle vasche nel periodo invernale fino ai 16 gradi, mentre per la fornitura di energia elettrica è stato reso autonomo il capannone dell'avanotteria, un edificio di 5.000 metri quadri adibito all'allevamento dei piccoli, con l'allestimento di un impianto fotovoltaico di 5.500 metri, in via di ampliamento con l'obiettivo di raddoppiare la produzione.

Con un occhio al sempre determinante mercato di casa, Agroittica si sta dedicando anche all'organizzazione di eventi. Il prossimo - spiega la responsabile marketing Chiara Migliorati - è in programma il 30 giugno a Brescia al museo della Mille Miglia, in via della Bornata 123. Vedrà la partecipazione di sette chef e ristoranti bresciani e bergamaschi. L’evento sarà aperto al pubblico.

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