Agricoltura: 84 milioni per macchinari e ammodernamenti
Per diventare più competitiva, efficiente, redditizia e sostenibile per l’ambiente, l’agricoltura bresciana deve investire per ammodernarsi. Uno stimolo in questa direzione l’ha programmato e lo sta concretizzando l’Assessorato per l’agricoltura, l’alimentazione e i sistemi verdi di Regione Lombardia, che mette a disposizione 84 milioni di euro per le imprese lombarde intenzionate a fare un salto di qualità.
Le risorse, di origine europea, fanno parte del piano di sviluppo rurale 2014-2020. Sono reperibili partecipando a due bandi denominati 4.1 e 4.2, aperti fino all’inizio della prossima primavera. «Il primo - come spiegato dall’assessore Fabio Rolfi nella presentazione alle imprese bresciane svolta con i dirigenti Andrea Massari e Enrica Gennari - incentiva gli investimenti per redditività, competitività e sostenibilità delle aziende».
A disposizione ci sono 60 milioni di euro per intervenire su fabbricati e impianti adibiti a trasformazione e commercializzazione (o vendita diretta) dei prodotti aziendali, a patto che almeno il 60% della materia prima lavorata e dei prodotti finali siano di provenienza aziendale. Nella misura sono compresi anche l’acquisto di macchine e attrezzature tra cui droni, atomizzatori a carica elettrostatica, e trattrici con motore elettrico. Il massimo di spesa ammissibile nel singolo bando è di 3 milioni di euro, che diventano 6 nell’intero periodo di programmazione 2014-2020.
Le domande con esito istruttorio positivo, ma non finanziate saranno comunque lasciate in graduatoria fino al 31 dicembre 2020. Per partecipare al bando 4.1 c’è tempo fino all’8 aprile 2019. Come ricordato da Rolfi «il prossimo bando è previsto già entro novembre dell’anno in arrivo». Il secondo bando, il 4.2, è stato pensato per sostenere investimenti a favore della trasformazione, dello sviluppo e della commercializzazione dei prodotti agricoli. La dotazione finanziaria in questo caso è di 24 milioni di euro. La massima spesa ammissibile sarà di 7 milioni per bando e 15 milioni per l’intero periodo di programmazione 2014-2020. La spesa minima invece è fissata a 1 milione per le imprese svantaggiate di montagna e 2 milioni e mezzo per le altre. La possibilità di partecipazione scade il 4 marzo.
«Mettiamo a disposizione delle imprese lombarde 60 milioni di euro per costruzione o ristrutturazione di edifici rurali e per strumentazioni permanenti - ha concluso l’assessore Rolfi - più altri 24 milioni di euro per l’ammodernamento di immobili e apparecchiature con particolare riferimento al miglioramento dell’efficienza energetica e nell’ottica di sviluppare il commercio dei prodotti agroalimentari. Nei bandi ci sono novità tecniche importanti, frutto del confronto costante con le associazioni di categoria». Tutte le informazioni sono reperibili sul sito www.regione.lombardia.it.
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