Economia

Agricola Cestana: l’esercito di 13mila suini da prosciutto

L’azienda fondata da Romolo Cestana: da 25 anni è alla guida il figlio Claudio
In azienda Claudio Cestana con la moglie  Stefania Rossi -  © www.giornaledibrescia.it
In azienda Claudio Cestana con la moglie Stefania Rossi - © www.giornaledibrescia.it
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Un esercito di 13mila suini escono ogni anno dall'azienda agricola Cestana di Cestana Claudio di Milzanello. Capi di allevamento destinati al circuito di produzione dei prosciutti di Parma e San Daniele. Cestana gestisce da 25 anni l'azienda fondata negli anni Settanta dal padre Romolo.

In quel periodo Romolo avviò il proprio allevamento suinicolo a Porzano di Leno con circa 100 scrofe, poi ci fu il trasferimento a Milzanello per dare forma ad un'azienda agricola di maggiori dimensioni (oggi sono circa 10mila mq) dove, nei primi anni Novanta, fece l'ingresso il figlio Claudio. Circolo semichiuso.

Quello di Cestana è un allevamento a circolo semichiuso, con tre capannoni dedicati alla nascita, allo svezzamento e alla prima fase di crescita dei suinetti. Attualmente nell'azienda ci sono 500 scrofe, 5 verri e 3.500 suinetti. Questa realtà si inserisce in un circuito produttivo suinicolo che in provincia di Brescia ha all'anno 1milione e 350mila capi.

Claudio si occupa dell'inseminazione artificiale delle scrofe e dei piccoli che vengono svezzati fino al peso di 35 kg. Raggiunto questo valore, i suinetti continuano la crescita in parte in una socida (allevamento) di Cestana, mentre l'altra parte viene venduta alla cooperativa Solat.

Una volta raggiunti i 170 kg gli animali vengono macellati e destinati il circuito del crudo. Claudio Cestana svolge questo lavoro col nipote e tre dipendenti che lo aiutano nella cura dei maiali e nella lavorazione della terra. Il mangificio. Sì perché oltre agli stabili utilizzati per all'allevamento, Claudio ha creato anche un mangimificio interno, utilizzato per la preparazione del mangime da somministrare ai suini.

Oltre all'allevamento, infatti, Cestana ha 45 ettari di terra (circa 140 piò) che lui e suoi dipendenti coltivano ad orzo e mais destinati alla produzione di cibo per gli animali. Mercato in ripresa. «Fare l'allevatore di suinetti - racconta Cestana- è un lavoro impegnativo e ammetto che negli non sempre è stato facile. La crisi economica degli ultimi dieci anni ha determinato nel territorio la perdita del 30% di allevamenti, ma nell'ultimo anno le cose sono andate meglio. Un segno di ripresa piccolo, ma evidente e la speranza mia è quella che le cose migliorino ancora e vorrei arrivare in futuro a trasformare il mio allevamento da circolo semichiuso a chiuso».

Cestana di recente è stato nominato tra i tre vicepresidenti della Coldiretti provinciale, ma è anche Presidente Coldiretti per la zona di Verolanuova ed è anche membro del Cun, la commissione unica nazionale dei suinetti dove si stabilisce il prezzo di vendita dei suini sul mercato.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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