Agevolazioni fiscali: in arrivo anche la nuova Sabatini green
Il REPowerEu per una nuova politica industriale italiana. La strategia del governo per modernizzare la produzione, per renderla più competitiva ma soprattutto più sostenibile (sicuramente meno inquinante, ma anche meno costosa sul fronte dell'approvvigionamento energetico) passa attraverso i fondi del nuovo maxi-capitolo del Pnrr: 19,2 miliardi in tutto, dei quali oltre 10 destinati proprio al mondo delle imprese.
I contenuti sono delineati nel documento di revisione e aggiornamento del Piano presentato da Raffaele Fitto in cabina di regia ed inviato alla Camere. Si va da 1,5 miliardi di agevolazioni per l'aumento della produzione diretta, da parte delle aziende che la consumano, di energia da fonti rinnovabili, agli incentivi per la decarbonizzazione, dai 2 miliardi per il sostegno alle filiere produttive legate all'energia, quelle cioè - spiega il ministro delle Imprese Adolfo Urso - in cui si producono batterie, sistemi di accumulo, pale e turbine eoliche, pompe di calore e pannelli fotovoltaici, all'impiego di strumenti per favorire l'accesso al credito, quali garanzie sui prestiti o contributi in conto interessi, per massimizzare l'efficacia delle risorse.
La misura
L'Italia sta portando avanti approfondimenti preventivi per valutare la compatibilità delle nuove misure con la normativa europea in materia di aiuti di Stato e proprio per questo per il momento la priorità è data a strumenti automatici come i crediti di imposta, già autorizzati e non a rischio di rilievi da parte di Bruxelles: si tratta di ben 4 miliardi per favorire la cosiddetta Transizione 5.0. In arrivo c'è poi anche la nuova Sabatini «green». La misura, che finora ha agevolato il ricambio di macchinari e attrezzature in chiave digitale, con altri 320 milioni permetterà ora alle imprese di ottenere denaro a costo agevolato per investire in impianti a ridotto impatto ambientale. «Ci sono finalmente le risorse per fare una vera politica industriale e consentire alle nostre imprese, al nostro sistema sociale, di affrontare con fiducia la sfida della duplice transizione ecologica e digitale e diventare il Paese ideale in cui investire nella tecnologia green e nella tecnologia digitale», spiega Urso.
Parallelamente viaggerà lo sviluppo delle grandi reti infrastrutturali, per moltiplicare le fonti di approvvigionamento, ma anche per far viaggiare più energia e più velocemente all'interno del Paese, favorendo famiglie e imprese. La concentrazione della disponibilità di fonti di energia rinnovabili al Sud, spiega il documento di revisione del Piano, impone un continuo trasferimento verso il Nord, dove si concentrano i consumi e dove le interconnessioni con il resto d'Europa sono più strutturate.
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