Aderire al Superbonus 110%? Nei condomini basta un voto su tre
Nei giorni scorsi il Senato ha approvato il maxi emendamento al ddl di conversione del decreto legge 104 di agosto 2020. I «primi chiarimenti» hanno riguardato anche il sostegno e il rilancio dell’economia, tra cui quelli attesissimi sul bonus del 110%.
A pochi giorni di distanza, del «super sconto» si è parlato al Brixia Forum di via Caprera nell’incontro «Bonus e superbonus: gli aspetti fiscali», dedicato ai professionisti del settore e organizzato dalla Borsa immobiliare di Brescia e da Pro Brixia, l’azienda speciale della Camera di commercio. I relatori, il commercialista Andrea Cioccarelli e l’avvocato Niccolò Bertelli, sono partiti dal generale per arrivare al particolare.
«In condominio la decisione sui lavori da svolgere, e se svolgerli, sarà collettiva e in capo a un terzo dell’assemblea - ha spiegato Cioccarelli -. Per deliberarli basteranno solo 334 millesimi anzichè i due terzi, ma la scelta di cosa fare del bonus sarà individuale e ognuno lo spenderà come gli sembrerà più opportuno».In ogni caso le detrazioni del 110% sugli interventi saranno possibili solo su edifici a destinazione prevalentemente residenziale. «Servirà una quota del 50% più uno di spazi residenziali per calare il bonus su tutto l’immobile - ha precisato l’esperto -. In questo caso, però, sarà possibile detrarre al 110% solo le spese per le parti comuni. In un condominio in cui il residenziale sia inferiore alla metà, il 110% si applicherà solo agli appartamenti e non agli spazi usati diversamente. Quando la metà verrà superata invece i benefici fiscali potranno essere goduti da tutti, anche da eventuali srl di negozi o uffici che vi operano».
Qualche specifica è arrivata anche per la proprietà dell’edificio. «Per essere considerato tale, il condominio dovrà avere più proprietari - ha ricordato Bertelli -. In caso sia uno solo, il vano scala, l’ingresso e i pianerottoli non potranno essere ritenuti condominiali, ma proprietà privata, e quindi le caratteristiche per il bonus non ci saranno». Da non dimenticare, la necessità assoluta di migliorare di due classi la tenuta dell’immobile in fatto di prestazioni energetiche dopo gli interventi di riqualificazione. «Il salto deve riguardare il condominio nel suo insieme e non qualche unità immobiliare. L’Ape convenzionale che lo certificherà dovrà essere quindi la somma delle diverse capacità degli appartamenti del condominio».
Secondo Cioccarelli e Bertelli «oggi il modo per non sborsare soldi con il super bonus è concretizzare lo sconto in fattura. Con la cessione del credito, prima di cedere ed essere pagati, le spese andranno sostenute».
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