Addio Bankitalia a Brescia: «Viene meno un presidio di vigilanza»

Il procuratore generale Guido Rispoli sottolinea il rischio infiltrazioni
La sede di Bamkitalia a Brescia - Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
La sede di Bamkitalia a Brescia - Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
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L’addio di Bankitalia a Brescia è una scelta che ha stupito tutti. Anche il mondo della giustizia.

«La presenza di una filiale di Banca Italia a Brescia garantisce per certo una più diretta vigilanza su quelli che possono essere i riflessi bancari delle transazioni illecite» commenta il procuratore generale Guido Rispoli.

Il procuratore generale Guido Rispoli - © www.giornaledibrescia.it
Il procuratore generale Guido Rispoli - © www.giornaledibrescia.it

Il fatto che Bankitalia chiuda la filiale bresciana è una sconfitta per il territorio?

«Si se pensiamo che Brescia è una delle realtà più industrializzate in Italia. Sotto il profilo del contrasto al crimine economico- finanziario e alla infiltrazione della criminalità organizzata nell’economia bresciana la chiusura della filiale di Brescia della Banca d’Italia non dovrebbe produrre riflessi immediatamente negativi perché il sistema dell’antiriciclaggio disegnato dal Decreto Legislativo 231/2001 ruota intorno all’ UIF che ha sede a Roma. Certo è che il contrasto al crimine organizzato è sempre più un contrasto ai profitti illeciti che questo genere di crimine produce».

Però un dato non può essere sottovalutato. Recentemente Brescia è stata indicata come quinta provincia in Italia per operazioni sospette legate alla criminalità organizzata. Viene a mancare un presidio di controllo con la chiusura di Bankitalia?

«Bankitalia fa un'attività di controllo sulle banche della nostra provincia e quindi naturalmente facendo un controllo delle banche se non è più sul territorio c'è una perdita diciamo dal punto di vista della vigilanza.

I profitti illeciti vanno intercettati e confiscati soprattutto là dove vengono investiti. È evidente che Brescia, una delle province più industrializzate d’Europa, è in primissima linea in questo tipo di contrasto, in quanto la miriade di imprese che opera sul nostro territorio, potenzialmente permette più facilmente la "mimetizzazione" della provenienza illecita dei profitti da investire.

Da questo punto di vista la presenza di una filiale di Banca Italia a Brescia garantirebbe per certo una più diretta vigilanza. Più occhi vigilano meglio è, perché, come detto, la ragion d’essere della criminalità organizzata è la ricchezza illecita che produce. Se si vuole quindi cercare di eliminarla bisogna privarla di questa ricchezza».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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