Acciaio, nella squadra di Feralpi entrano otto nuove ingegnere
Ma chi l’ha detto che il mondo dell’acciaio è appannaggio dei soli uomini? Certo non il gruppo Feralpi, che questa settimana ha visto entrare nel vivo la seconda fase del progetto «Make the diffHERence», il Techinical graduate program che il colosso siderurgico di Lonato ha deciso di dedicare alle giovani laureate e laureande in ingegneria.
Dopo la prima parte di onboarding formativo, partito ad ottobre 2024, le prime 8 professioniste selezionate hanno iniziato infatti in queste ore ad operare nelle squadre di lavoro, a giornata e su turni, in attesa della terza fase del programma inerente il supporto all’area tecnica nello sviluppo di progetti.
L’obiettivo del percorso, che durerà complessivamente 20 mesi, è infatti quello di inserirle nelle funzioni tecniche a livello di gruppo o nelle Operations, con un contratto a tempo indeterminato e una retribuzione ai massimi livelli di mercato.
Il punto
«La competitività di un’azienda non può prescindere dalle competenze», spiega Antonio Cotelli, direttore Risorse Umane di Feralpi Group, per il quale l’ingresso nei reparti operativi da parte delle giovani ingegnere può aggiungere valore all’organizzazione. «Dopo aver approcciato un percorso di cambiamento, sia a livello organizzativo che culturale - aggiunge -, oggi contiamo di essere più attrattivi anche nei confronti delle donne che, all’interno di una realtà siderurgica, possono trovare percorsi professionali stimolanti per le rispettive carriere».
Del resto, il Technical graduate program si inserisce nel più ampio e ambizioso progetto internazionale di diversity & inclusion di Feralpi che, da tempo, ha intrapreso un percorso di tipo culturale e organizzativo con l’obiettivo di portare un cambiamento nel cuore della produzione di acciaio. Tale strategia, disciplinata anche da obiettivi validati da Science based target initiative che includono target Esg, prevede per Feralpi l’aumento della quota di personale femminile in ingresso: in particolare, un aumento di almeno il 5% del personale femminile in ingresso nelle aree «core» degli stabilimenti siderurgici del gruppo entro il 2027.
Una tappa non indifferente se si considera che il mondo dell’acciaio è senza dubbio uno dei mondi più tradizionalmente considerati per soli uomini: nel contesto italiano, non a caso, la presenza femminile si attesta intorno allo 0,5%.
L’impegno
Inutile dire che anche questa iniziativa si inserisce nel più ampio impegno del gruppo siderurgico guidato da Giuseppe Pasini nei confronti dei principi messi nero su bianco dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e del Grean Deal europeo.
Principi che chiamano in causa un approccio olistico al business, nel quale «crescere» diventa la base e la legittimazione per “fare crescere”, in un vero e proprio circolo virtuoso destinato a creare valore condiviso e contribuire al benessere delle comunità. La missione che si propone Feralpi, come ribadito dalla nota, non è infatti soltanto quella di produrre i migliori acciai per l’edilizia, ma di farlo nel modo più sostenibile possibile, nel rispetto dell’ambiente, abbattendo i consumi e le emissioni grazie alle migliori tecnologie disponibili e ad un’intensa attività di innovazione e ricerca, ma anche delle persone e della loro diversità, collegandosi qui a tutta la tematica della parità di genere e della promozione degli studi Stem al femminile.
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