Acciaierie di Calvisano: un 50esimo compleanno «speciale»
A vederle non si direbbe, eppure le Acciaierie di Calvisano ieri hanno celebrato le nozze d’oro: grande festa dunque per i 50 anni dell’azienda che, aperta con visione lungimirante nella frazione di Viadana nel 1972, fa parte del Gruppo Feralpi e guarda al futuro con tante sfide da affrontare. Non ultima, quella energetica.
Sullo sfondo rimane allora il tema scelto per l’anniversario («all special, all different»), che ricalca il drastico cambio di knowhow intrapreso nel 2008 e ancora in itinere.
«Complice la crisi dell’edilizia, siamo passati dalla lavorazione di acciai comuni a quelli speciali, cuciti su misura come un abito sartoriale e utili al mondo della meccanica e automotive. mDalla quantità adesso puntiamo alla qualità, sempre con il “focus” di rendere il materiale-scarto una risorsa», dice il presidente Giovanni Pasini, il quale pone inoltre l’accento sulle varie mission dell’azienda.
La forza lavoro
Tra le tante, c’è il coinvolgimento dei 150 dipendenti per dare loro benessere, superando il mero rapporto «do ut des» con la proprietà. Ciò si traduce nel concreto, ad esempio, nelle idee fornite dagli stessi per la creazione dell’originale murale della facciata: inizialmente pensato come una scala di grigi dell’artista Telles, ora invece coloratissimo. «Certo non da meno è il “plus” che le Acciaierie danno al territorio, con posti di lavoro, supportando associazioni e iniziative culturali», aggiunge il sindaco Angelo Formentini.
Al proposito, «il nostro modo di fare impresa è una palestra sociale - afferma Giuseppe Pasini, presidente del Gruppo Feralpi -. Deve dare garanzie, anche nei momenti d’incertezza, come quello attuale: da qui al 2026 abbiamo dunque previsto investimenti per 400milioni di euro, di cui il 50% in Italia, per attestarci sì come leader di settore a livello nazionale ed europeo, mettendo comunque sempre al centro le persone».
Una filosofia d’azione, questa, molto applaudita dalle autorità presenti, tra cui il presidente della Provincia, Samuele Alghisi, il prefetto di Brescia, Maria Rosaria Laganà e il presidente di Confindustria, Franco Gussalli Beretta.
Cliccando su questo link è possibile effettuare il tour virtuale all'interno dello stabilimento, esattamente come proposto ieri durante la celebrazione dei 50 anni.
Nuovo paradigma
Ma c’è di più: come accennato, l’attenzione principale di oggi (e del domani) riguarda l’applicazione di un innovativo paradigma tecnologico, affinché la siderurgia calvisanese - in sinergia con il laminatoio di Caleotto (Lecco), rilevato nel 2015 - abbia una sostenibilità economico-ambientale: così si spiega la prossima installazione di pannelli fotovoltaici per autoconsumo, lo studio certosino della carbon footprint e la spinta verso sua riduzione, nonché – novità recente – la certificazione 50001 inerente un’efficiente gestione energetica.
Non bastasse, come tralasciare poi la partnership con i “vicini di casa” di Agroittica lombarda, fondamentale per la salvaguardia dello storione. E proprio da questa interessante analisi si è aperto l’approfondimento a cura del divulgatore scientifico Telmo Pievani, chiamato ad impreziosire gli interventi per il 50esimo. Un modo ulteriore per ribadire l’evoluzione di Acciaierie (che hanno chiuso il 2021 con un fatturato di 288miloni) e la relativa governance, con un approccio a 360 gradi.
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