A2A: in 9 mesi utile a 219 milioni (-12%), pesano Covid e prezzi
A2A chiude i primi nove mesi dell'anno con un utile netto di pertinenza del gruppo pari a 219 milioni di euro, in diminuzione del 12,4% rispetto a quello registrato nel corrispondente periodo del 2019. I ricavi si sono attestati a 4,8 miliardi di euro, in diminuzione del 10,7% rispetto ai primi nove mesi dell'anno precedente. Sui risultati pesano gli effetti del lockdown provocato dalla pandemia da Covid e l'andamento del mercato energetico all'ingrosso a seguito sia dei minori prezzi dell'energia elettrica e del gas.
In calo anche il margine operativo lordo che si attesta a 822 milioni di euro, in diminuzione di 64 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2019 (-7,2%). In crescita del 5% gli investimenti pari a 413 milioni di euro, rispetto ai 394 milioni del 2019.
Per il 2020 il gruppo prevede «risultati allineati a quelli già riportati in sede di presentazione dei risultati al 30 Giugno 2020. Al momento, data l'incertezza sull'andamento della emergenza sanitaria e l'evoluzione delle misure a supporto della economia intraprese dalle autorità, risulta molto complesso effettuare stime riferite ad un orizzonte temporale più esteso dei prossimi mesi».
«Nel valutare i risultati di questi primi nove mesi siamo soddisfatti in particolar modo da quelli operativi: nonostante l'emergenza e le difficoltà causate della pandemia siamo riusciti a dare continuità e qualità ai nostri servizi, a garantire la tutela della salute dei nostri dipendenti e a mettere le basi per lo sviluppo futuro attraverso investimenti superiori a quelli realizzati nei primi 9 mesi del 2019». Lo afferma l'amministratore delegato di A2a, Renato Mazzoncini, circa i risultati finanziari dei primi nove mesi dell'anno.
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