A2A, il bresciano Giovanni Comboni guida ad interim dopo le dimissioni di Patuano
Nessuna mossa a sorpresa. Le dimissioni di Marco Patuano erano annunciate da tempo. E ieri in occasione del Cda fissato per l’approvazione dei conti della semestrale il presidente le ha formalizzate. Una decisione ponderata e legata al fatto che il manager è stato recentemente nominato al vertice della spagnola Cellnex, gestore delle torri telefoniche presente anche in Italia. «Dimissioni legate a un’incompatibilità di agenda - ha commentato Mazzoncini -. A2A ha una governance molto ordinata, elemento di forte stabilità. C'è un capo azienda che è l’ad, che garantisce continuità e poi uno statuto che prevede tutti i passaggi coi soci. Siamo tranquilli».
Ora si apre la corsa per la successione. La scelta avverrà di comune accordo tra i due principali azionisti che sono i Comuni di Brescia e di Milano che detengono quote paritetiche della società pari al 25% del capitale più una azione. L’attuale Cda è stato nominato dall’assemblea dello scorso fine aprile ed aveva confermato il bresciano Mazzoncini nella carica di amministratore delegato e Patuano alla presidenza.
In pole position per la successione ci sarebbe il professore Roberto Tasca, tecnico di grande spessore, bocconiano, ordinario all’Università di Bologna, già membro del board di A2A, ed ex assessore al bilancio del Comune di Milano.
La scelta di Laura Castelletti, e Beppe Sala dovrebbe cadere su Tasca, ma non subito. Il professore essendo stato assessore a Palazzo Marino fino all’ottobre 2021, per motivi di potenziale conflitto di interessi tra i due ruoli deve lasciar passare due anni prima di poter diventare presidente di A2A. Ed i due anni scadono scadranno nell’ottobre 2023. In questo periodo che potremmo definire di «vacatio», in attesa della nomina del nuovo presidente, la gestione della società è rimandata al Consiglio che sarà guidato dal vicepresidente vicario, ovvero il bresciano Giovanni Comboni.
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