Economia

A2A, aggregazioni entro l'anno. Opzione per l'uscita da Epcg

Il presidente Valotti annuncia novità in luglio sugli accordi per le aggregazioni, da chiudere entro l'anno. Approvato il bilancio
A2A, AGGREGAZIONI ENTRO L'ANNO
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Giovanni Valotti, presidente A2A, avvicina la possibile svolta sul risiko per la multiutility lombarda, dove i principali target sono Linea Group, la società che opera tra Rovato, Pavia, Lodi, Crema e Cremona, e Acsm Agam, che serve principalmente Como e Monza.
 
«Il nostro progetto rispetto a sei mesi fa è meglio compreso - ha detto Valotti al termine dell’assemblea degli azionisti nell’auditorium a fianco del termoutilizzatore di Brescia -, è stata superata l’iniziale fase di diffidenza su A2A possibile colonizzatrice. Avvertiamo maggior favore rispetto al progetto, anche se da qui a sottoscrivere impegni vincolanti ci sono processi decisionali lunghi». In ogni caso, ha precisato, «qualche segnale tangibile di possibili accordi, che si facciano o no, si avrà entro il mese di luglio. Accordi che potrebbero essere poi finalizzati entro fine anno». Lì, ha spiegato, si deciderà se aprire «tavoli più strutturati o se adotteremo altre strategie». «Siamo interessati ad aziende lombarde di medie o grandi dimensioni, non alle avventure», ha poi chiosato.

Valotti e Luca Valerio Camerano, amministratore delegato di A2A, hanno inoltre dichiarato che il governo del Montenegro ha accettato che il gruppo A2A abbia un’opzione di uscita da Epcg, in sede di rinnovo del patto che lega i due soci. La multiutility detiene il 43% di Epcg, e il patto deve essere rinnovato entro il 30 giugno. Si tratta, ha detto Valotti di «una negoziazione complicata, ma io confido di chiuderla positivamente. Perché questo accada serve senso di responsabilità da parte loro, noi abbiamo messo sul tavolo delle condizioni chiare che sono rispettose e fanno anche l’interesse del paese». 

L’a.d. Luca Valerio Camerano ricorda che si tratta di questioni che «non esistevano negli accordi originari, come l’opzione di uscita. Loro hanno accettato la condizione che ci sia questa opzione, ora si discute del merito». Se non si arrivasse a un accordo, conclude Valotti «valuteremo tutte le possibili azioni, compresa la vendita della quota».

L’assemblea degli azionisti, oltre ad avere ratificato le nomine di Brivio e Cappello nel cda, ha approvato il bilancio 2014 e il piano di remunerazione degli amministratori. Ai soci va un dividendo di 0,0363 euro per ogni azione: i Comuni di Brescia e Milano riceveranno 28 milioni di euro.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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