A Rio con un fucile Beretta sette tiratori italiani su 9
Conto alla rovescia per i tiratori delle nazionali di tutto il mondo che da domani vivranno la loro avventura alle Olimpiadi di Rio, mentre per Beretta qualche primato è già stato conquistato: su 129 atleti impegnati nelle diverse specialità, 52 imbracceranno un prodotto progettato e costruito a Gardone Valtrompia.
Dei nove italiani in gara in Brasile, sette useranno un’arma Beretta in una disciplina, il tiro, che all’Italia ha dato sempre grandi soddisfazioni ed altrettanti successi, dietro ai quali c’è tecnologia, ricerca, innovazione.
E soprattutto nulla è lasciato, basti pensare che come per altri sport che richiedono l’impiego di un attrezzo, nel tiro al piattello anche il fucile deve “allenarsi” per un’Olimpiade: al Gun Service di Gardone Val Trompia, 27 tecnici super specializzati si sono alternati in questi mesi per assecondare tutte le richieste di fine tuning di ciascun olimpionico.
“Il tiro è sempre stato una polizza assicurativa per il medagliere italiano e sono certo che questa tradizione continuerà - commenta Franco Gussalli Beretta - Ovviamente tutti si sono preparati al meglio per l’appuntamento olimpico e la competizione sarà estremamente agguerrita. Saremo a Rio accanto ai nostri atleti con un pool di esperti a loro disposizione. Soffriremo insieme a loro, li tiferemo in ogni fase, sul campo e da casa, ci emozioneremo e speriamo di poter alla fine con loro gioire”.
Beretta, oltre che dai sette tiratori azzurri, alla trentunesima edizione dei Giochi Olimpici sarà rappresentata anche da tre australiani, un neo zelandese, un giapponese, oltre che da atleti di Argentina, Giappone, India, Brasile, Cina, Thailandia, Cipro, Polonia, Qatar, Stati Uniti, Russia, Austria, tutti ambasciatori di un prodotto orgogliosamente “made in Brescia”.
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