A Natale sulle tavole vince il made in Brescia
Per Natale le famiglie bresciane spenderanno più che negli anni scorsi, soprattutto in prodotti artigianali «made in Brescia». La qualità e l'attenzione ai gusti della nostra gente cresce costantemente nelle nostre imprese, e questo impegno è premiato dal mercato, sia locale, sia estero.
Secondo le stime dell'Osservatorio di Confartigianato Lombardia la spesa alimentare delle famiglie bresciane a dicembre sarà di 324 milioni di euro, in vantaggio di 54 milioni sul consumo medio mensile e di 22 milioni rispetto a Natale 2017, il differenziale più alto tra tutte le province lombarde.
Dei 324 milioni ben 145 verranno spesi per prodotti artigianali, un vero record, se si considera che per le festività natalizie dell'anno scorso pasticceria, salumi, bevande e dolci avevano attirato consumi per 129 milioni e nel 2016 per 116 milioni. Per il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia, Eugenio Massetti, «pagano la qualità e l'artigianalità, sinonimo di ricercatezza e non solo di tradizione».
Dop e Igt. «Tra i cibi più apprezzati in Italia e all'estero sono sicuramente protagoniste le numerose specialità alimentari riconosciute e tutelate dall'Unione Europea con i marchi Dop, Igp e Stg. In Italia sono ben 294, di queste 34 sono lombarde e in particolare nella nostra provincia 18 - sottolinea Massetti - a testimonianza di come l'orientamento alla qualità e allo sviluppo delle tradizioni del territorio sia particolarmente elevato. Il settore alimentare rappresenta un asset fondamentale non solo per la nostra economia ma anche per valorizzare tradizioni e culture locali». Il quadro però è positivo anche quando l'analisi si sposta all'anno intero e agli altri periodi, normalmente meno vantaggiosi per i consumi.
Export. Nei primi sei mesi del 2018 l'export è cresciuto dell'1,4% sullo stesso periodo del 2017, con un valore complessivo di 274 milioni di euro, che erano 269 l'anno prima. Per l'intera Lombardia l'export di prodotti alimentari e bevande vale 4 miliardi e 968 milioni di euro, in crescita del 2,1% su base annua. Nel dettaglio l'82,2% dell'export riguarda prodotti alimentari di cui il 67% è destinato a mercati dell'Unione Europea, in salita del 2,5%.
I primi cinque mercati per export di beni alimentari e bevande prodotti dalle imprese bresciane sono Francia (14,3%), Germania (11,7%), Stati Uniti (9%), Regno Unito (7,5%) e Svizzera (5,8%). In Italia invece negli ultimi 12 mesi rilevati (luglio 2017-giugno 2018) l'export ha raggiunto il massimo storico di 33 miliardi di euro, con una incidenza dell'1,94% sul Pil.
Nel Bresciano (dati riferiti al terzo trimestre 2018) il settore è presente con 1.678 imprese artigiane, in calo del 1,9% rispetto alle 1.710 dell'anno scorso. Pasticcerie, panifici e gelaterie la fanno da padrone con 788 realtà, seguite da ristorazione e cibi d'asporto con 712, produttori di pasta con 37, e quelli di conserve con 44. Gli addetti complessivi del settore sono 8.686, di cui 3.067 (il 35,3%) impiegati in imprese artigiane.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato