A Brescia sono nate 2.228 imprese: «È calato il ritmo, ma il tessuto tiene»
Nel primo trimestre 2023 le imprese bresciane tengono il passo, ma con il freno a mano tirato. A dirlo è l’elaborazione del Servizio Studi della Camera di Commercio di Brescia su dati Movimprese, che conferma che la nostra provincia fa meglio di quanto registrato a livello regionale e nazionale ma comunque palesa un rallentamento rispetto al periodo pre-Covid.
«Dai dati relativi al numero di imprese registrate all’istituto camerale al primo trimestre 2023 - commenta il presidente Roberto Saccone - si evidenzia una sostanziale tenuta del tessuto imprenditoriale bresciano (+0,05% rispetto al fine 2022), anche se il ritmo di crescita è lievemente inferiore rispetto a quello che si era registrato nel periodo pre-pandemico. Il dato bresciano rimane comunque migliore del dato lombardo, che non segna incrementi rispetto al trimestre precedente, e nazionale che riporta addirittura un arretramento dello 0,12%».
I dati
Bene ma non benissimo, insomma, alla luce anche del quadro fornito dal sistema Paese, che evidenzia come la difficile congiuntura degli ultimi mesi abbia minato anche la voglia di fare impresa. Dati della natalità alla mano, il report mostra un saldo positivo di sole 63 realtà: da gennaio a marzo 2023 sono state avviate 2.228 imprese, in calo del 2,1% sullo stesso periodo del 2022.
Sul fronte della mortalità d’impresa, nei primi tre mesi dell’anno hanno cancellato la propria posizione dall’anagrafe camerale bresciana 2.165 imprese, in aumento dell’1,7% sullo stesso periodo del 2022, che tuttavia, si mantiene tra i valori più contenuti degli ultimi dieci anni. Le dinamiche di nati-mortalità imprenditoriale del trimestre appena concluso hanno mantenuto stabile, rispetto a fine 2022, il numero delle imprese registrate che si attesta a 118.299 unità (pari a +0,05% su base trimestrale) e in leggero calo rispetto al primo trimestre dello scorso anno (-0,5%).
Le attività
Tra i settori si confermano in crescita le attività professionali, scientifiche e tecniche (+4,4%) che proseguono nel percorso di crescita intrapreso negli ultimi anni. All’opposto i settori che arretrano in maggior misura sono il commercio (-1,8% su base annua) e le attività manifatturiere (-1,7%) su cui pesa l’importante flessione della componente artigiana (-1,9%).
Le costruzioni, dopo la crescita brillante degli ultimi 2 anni, chiudono il trimestre con un calo della base imprenditoriale dell’1,1% (dato su cui incide la rimodulazione degli incentivi e il crescente tasso di inflazione), nonostante ciò il numero delle imprese edili rimane superiore ai livelli pre-Covid.
Particolare attenzione merita proprio la decrescita di questi settori in quanto rappresentano alcuni tra gli assi portanti del sistema economico che comincia a risentire di un momento congiunturale in cui si nota un certo rallentamento. Da rilevare che nel frattempo prosegue l’aumento delle società di capitali, che ormai rappresentano il 32,8% delle imprese bresciane (in Italia invece corrispondono al 31% del totale), dimostrando come l'evoluzione del sistema imprenditoriale verso forme più strutturate sia in pieno svolgimento.
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