Economia

A 94 anni, la Barbarina riapre la forneria Birbes

Barbarina Posio, classe 1916, torna in negozio. Nel suo negozio: la storica forneria Birbes di Corso Cavour. Quale sia il motivo che l'ha spinta a cedere l'attività nel 2007, non l'ha voluto spiegare. O meglio, stando alle sue parole non è stata una questione prettamente economica e tantomeno un pretesto legato all'età: «Non mi sentivo bene - racconta la 94enne mentre sorveglia gli operai addetti alla risistemazione della sua forneria - e ho deciso di vendere».
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Barbarina Posio, classe 1916, torna in negozio. Nel suo negozio: la storica forneria Birbes di Corso Cavour. Quale sia il motivo che l'ha spinta a cedere l'attività nel 2007, non l'ha voluto spiegare. O meglio, stando alle sue parole non è stata una questione prettamente economica e tantomeno un pretesto legato all'età: «Non mi sentivo bene - racconta la 94enne mentre sorveglia gli operai addetti alla risistemazione della sua forneria - e ho deciso di vendere».

Da allora, dalla firma del rogito, sono trascorsi circa tre anni. Poco più di 36 mesi in cui la signora Boglioli (questo il cognome del marito Guido, ovvero colui che il 1° settembre del 1951 comincio a sfornare pizze e krapfen in quell'angolo della città) non è si è mai data pace per quella scelta.

Nel 2007, Barbarina Posio cede dunque l'attività, ma non i muri della forneria. Tant'è che rimane a vivere nell'appartamento posto sopra il negozio. A metà 2008, convince la figlia Fausta (per tutti, Tati) a non rinnovare il contratto di locazione per l'affido dei locali e ad iniziare la pratica per la risoluzione del rapporto esistente con i nuovi affittuari. «E pensare - continua Barbarina - che cinquant'anni fa, mio marito andava, senza farsi riconoscere, dai Cervi di Corso Palestro per assaggiare la loro pizza ...». Il suo intento era infatti quello di assaporare il prodotto dei concorrenti per migliorare il proprio. E quando tornava diceva: «Vedrai Barbarina, domani la nostra pizza sarà ancora più buona». Evidentemente così è stato e con il passare degli anni Birbes è diventata una meta obbligata per chi non riusciva a resistere a quel profumo di formaggio e lievito che risaliva Corso Magenta.

E se ora la signora Boglioli ha deciso di rimettersi in gioco all'età di 94 anni, allo stesso modo hanno pensato bene di seguirla la figlia Tati (nella foto), che dai primi mesi del 2011 vedremo ancora dietro al bancone, e il genero Osvaldo Bracchi che, invece, starà nel retrobottega.

Dal punto di vista formale, il «nuovo» negozio dei Boglioli non potrà mantenere l'insegna Birbes visto che il marchio appartiene alla Oikia, società finanziaria che acquisì l'attività di Corso Cavour (non direttamente dalla signora Posio) tre anni fa. All'Oikia fa quindi riferimento la Birbes Srl (amministrata dal commercialista Maurizio Nostro dopo le note vicende giuridiche che hanno colpito l'Oikia) che della storica attività ha mantenuto nome e licenza.

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