2 novembre, quasi 8 milioni di italiani comprano fiori
Quasi 8 milioni di italiani comprano fiori nella ricorrenza dedicata ai defunti. Il fiore più acquistato, come ogni anno, sarà il crisantemo, da sempre associato al 2 novembre. L'acquisto è stimato a un trend di uno su due. La rilevazione è dell'Associazione dei Florovivaisti Italiani.
Dall'analisi elaborata emerge che l'annata per la produzione di crisantemi è stata positiva e i prezzi sono in linea con il 2018. Molte le varietà in commercio, dalla più comune chiamata Spider (petali allungati e sottilissimi), con un costo di 2 euro per uno stelo, a quella più pregiata, la Turner che arriva fino a 10 euro. L'associazione spiega che la tradizione del crisantemo è nata perché il bocciolo fiorisce proprio nel mese di novembre e la sua lunga durata (fino a 20 giorni) può aver contribuito a renderlo prima scelta per addobbare i cimiteri. Ma c'è anche un'altra particolarità che lo ha associato nella tradizione popolare al mistero dei morti: il crisantemo è, infatti, l'unico fiore fotosensibile che ama l'oscurità.
La produzione maggiore del fiore è in Toscana, Campania, Puglia e nella regione dove è nato il florovivaismo, la Liguria. Oggi il settore florovivaistico rappresenta in Italia il 5% della produzione agricola totale e si estende su una superficie di quasi 30 mila ettari, contando 21 mila aziende (100 mila addetti), di cui 14 mila coltivano fiori e piante in vaso e 7 mila sono vivai.
Il comparto vale circa 2,5 miliardi di euro, di cui il 55% va attribuito ai prodotti vivaistici (alberi e arbusti). In Europa, le aziende florovivaistiche contano un fatturato di oltre 20 miliardi di euro e l'Italia, vale il 15% della produzione comunitaria.
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