Economia

Le 1000 Pmi che dal 2019 crescono in media il 9,4% l’anno

Giovedì 27 marzo la presentazione dello studio sulle piccole e medie imprese realizzato dall’Università degli Studi e dal Giornale di Brescia
Il prof. Claudio Teodori guida il gruppo di ricerca dell'Università degli Studi © www.giornaledibrescia.it
Il prof. Claudio Teodori guida il gruppo di ricerca dell'Università degli Studi © www.giornaledibrescia.it
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Sono mille Pmi e negli ultimi cinque anni hanno registrato tassi costanti di crescita, non solo del fatturato. Sono «Le piccole che fanno grande Brescia» e sono anche le protagoniste della nona edizione dell’analisi realizzata dall’Università degli Studi di Brescia in collaborazione con il Giornale di Brescia, che verrà presentata il 27 marzo alle 18, nella sala Faissola di Intesa Sanpaolo, in città. L’evento è gratuito, per partecipare è necessario prenotarsi su Eventbrite.it (posti in sala limitati).

Nel 2023, le mille piccole e medie imprese bresciane in questione hanno riportato un monte vendite pari a 8,7 miliardi di euro, di poco superiore a quello del 2022 (+1,6%). «Nell’ultimo quinquennio – puntualizza il prof. Claudio Teodori, a capo del gruppo di lavoro che ne ha esaminato i bilanci dal 2019 al 2023 – la crescita media annua (Cagr) è del 9,4% e si sviluppa in modo progressivo, con l’unica eccezione nel 2020, anno in cui le vendite sono diminuite in misura limitata (–5%)». Nel quinquennio, il 17,5% delle aziende esaminate possiede tassi medi annui superiori al 20%; il 29,5% compresi tra 10% e 20%. Ad esse si aggiungo le 28 società riportate nella tabella che dal 2019 hanno migliorato la performance dei ricavi in media più del 50% l’anno.

L’appuntamento

«Le imprese esaminate presentano buone performance economiche, una struttura finanziaria in equilibrio e tassi di sviluppo interessanti – continua il prof. Teodori, lanciando un monito –. Possiedono, inoltre, disponibilità liquide non trascurabili, che possono assicurare il sostegno a nuovi percorsi evolutivi. È importante che queste imprese continuino crescere». Un auspicio di cui si parlerà giovedì prossimo nella sede centrale di Intesa Sanpaolo, a Brescia. Tra gli interventi previsti anche quelli del prof. Carlo Salvato, ordinario di Management all’Università Bocconi, dove insegna Strategia delle aziende familiari, e di Donato Romano, al vertice del family office Koinè finance e già amministratore delegato del gruppo La Piadineria.

«L’evoluzione delle tecnologie, il progredire dell’applicazione dell’intelligenza artificiale, la necessità di guardare in modo più deciso verso i mercati esteri, richiedono figure professionali sempre più qualificate che, essendo limitate, difficilmente prediligono le piccole e medie realtà, percepite come meno attrattive – conclude il prof. Teodori –. Questo, unitamente alle maggiori risorse, umane e finanziarie, necessarie per affrontare le sfide di cui si sta discutendo, porta verso un’unica soluzione: crescere o lavorare insieme per raggiungere determinati obiettivi, soprattutto nell’ambito della ricerca e sviluppo e dell’utilizzo di tecnologie innovative, con uno sguardo a quelle green».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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