Torchiani: «La sfida del lavoro si vince anche con progetti come Da Vinci 4.0»
Una scommessa fatta in tempi non sospetti, che oggi si conferma più che mai vincente. Anche quest’anno Confindustria Brescia ha scelto di abbracciare il progetto Da Vinci 4.0, e le parole di Elisa Torchiani, vicepresidente con delega al Capitale umano dell’associazione di via Cefalonia, raccontano di un legame ormai consolidato.
«Abbiamo visto l’iniziativa svilupparsi - riferisce Torchiani -, superare le difficoltà della pandemia e trovare una sua collocazione specifica, che offre un metodo di lavoro e di pensiero a tutti i giovani partecipanti, ma allo stesso tempo risponde anche ad alcune specifiche richieste del nostro territorio».
Queste richieste sono, in sintesi, quelle di una provincia come Brescia da sempre è alla ricerca di talenti e figure professionali di ogni genere, in particolare da introdurre nell’ambito manifatturiero. «Purtroppo - chiarisce la vicepresidente di Confindustria Brescia - quello che continuiamo a registrare è un mismatch, un divario tra la domanda e l’offerta».
Secondo un’indagine condotta dal Centro studi dell’organizzazione di via Cefalonia su un campione di 171 imprese del settore manifatturiero (raggruppano circa 18mila addetti), il 98% delle imprese segnala difficoltà nel reperimento di tecnici, il 97% di operai specializzati e il 96% per i conduttori di impianti. «In un contesto del genere - riflette Torchiani - è evidente che occorre trovare contromisure efficaci per garantire al nostro territorio un futuro di eccellenza. Stimolare i giovani e aiutarli a prendere le corrette decisioni per il loro futuro è un aspetto essenziale, vitale, per tutto quanto il territorio. Un obiettivo questo che passa inevitabilmente dalla capacità di coinvolgerli, anche e soprattutto attraverso progetti come il Da Vinci 4.0».
Le azioni
Il sostegno di Confindustria Brescia alla nostra iniziativa si innesta però su azioni già avviate. «La nostra area Education lavora proprio in tale direzione, anche attraverso il legame con Fondazione Aib, che racchiude Isfor, il liceo Guido Carli e il cf Aib - prosegue Torchiani, che della Fondazione da poche settimane ne è anche divenuta la presidente -. Offriamo un ventaglio educativo in grado di coprire tutte le fasi del percorso formativo o professionale, che si è impreziosito anche attraverso l’ingresso di Fondazione Aib in Ambiente Parco, con il preciso obiettivo di rafforzare la presenza delle imprese del territorio e per essere più incisivi sulla formazione continua anche per gli adulti».
La riforma
E sul futuro della formazione Torchiani aggiunge: «Come Confindustria Brescia abbiamo da diverso tempo individuato negli Istituti tecnici superiori una possibile soluzione del problema del mismatch, almeno in ambito giovanile».
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) prevede un investimento straordinario sugli Its di 1,5 miliardi di euro fino al 2026, condizionato all’adozione di un provvedimento di riforma dell’intero settore, avvenuta nello scorso mese di luglio e che, tra le altre novità, ha introdotto la definizione di Its Academy. «Per il momento possiamo ritenerci soddisfatti dell’approvazione della riforma - conclude la vicepresidente con delega al Capitale umano - che va però considerata solo un punto di partenza. Come per la transizione ecologica, anche per i fondi Its servono più velocità e meno burocrazia. Abbiamo grandi aspettative rispetto alla possibilità di far crescere dei percorsi che offriremo ai nostri giovani sul territorio bresciano».
Per questo preciso motivo è stato definito e firmato un protocollo d’intesa che coinvolge numerosi partner istituzionali, anche grazie all’impegno e al coordinamento dell’ex ministro Gelmini.
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