Patto Da Vinci 4.0 tra territorio e studenti
La terza edizione del Da Vinci 4.0 si avvia alla sua conclusione. Il 31 maggio l’acciaieria bresciana Ori Martin ospiterà l’evento finale del «Mostra e dimostra», quando tutte le squadre partecipanti potranno presentare i rispettivi prototipi, e la giuria decreterà i tre progetti che meritano di salire sul podio. Sarà quello il culmine di una lunga avventura, iniziata lo scorso novembre e impossibile anche solo da immaginare senza i partner e gli sponsor che hanno sostenuto la nostra iniziativa. E che hanno in comune, tra i loro obiettivi, la formazione dei giovani.
«Il Da Vinci 4.0 è un progetto che abbiamo sentito da subito vicino al nostro concetto di formazione - aveva già sottolineato Elisa Torchiani, vicepresidente di Confindustria Brescia con delega al Capitale umano -. Serve costruire iniziative che si rivolgano in modo nuovo ai giovani, che siano capaci di incuriosirli, di motivarli». Di fronte agli studenti, nel corso delle lezioni con Massimo Temporelli, la vicepresidente aveva parlato di «contaminazione, per poter crescere insieme ai ragazzi, e attraverso di loro studiare nuove tecnologie in vista del mondo del lavoro del futuro».
La formazione delle generazioni future è al centro anche del sostegno di Banca Valsabbina al progetto ideato dal Giornale di Brescia col supporto di The FabLab e Talent Garden. «A nostro avviso -rimarca Ruggero Valli, responsabile della comunicazione e ufficio stampa -, sono importantissime tutte quelle iniziative finalizzate a migliorare le competenze dei giovani, perché contribuiscono concretamente a definire le abilità dei lavoratori di domani. I giovani che popolano i nostri istituti scolastici saranno tra pochi anni la forza lavoro e la classe dirigente su cui dovremo contare».
Partecipare, seppur indirettamente, alla maturazione di ragazze e ragazzi «è molto stimolante e appagante» per una banca di territorio come la Valsabbina. Anche per gli istituti di credito, così come per le aziende, è infatti strategico investire in ottica imprenditoriale, gestionale e amministrativa sui giovani e sulla loro formazione. «Un aspetto che sottolineo con piacere - prosegue Valli -, è la politica di assunzioni che la Banca sta adottando: molti nuovi dipendenti sono giovani, formati e specializzati in ambiti specifici, per consentire loro di crescere e realizzarsi professionalmente, cogliendo ad esempio le opportunità offerte dal connubio tra finanza e tecnologia».
Proprio il Fintech è un’occasione importante per incuriosire, stimolare e valorizzare giovani e studenti. «Ho potuto notarlo in occasione delle tappe in presenza del Da Vinci negli istituti scolastici bresciani - ricorda il responsabile della comunicazione di Banca Valsabbina -, dove i ragazzi si sono mostrati partecipi e proattivi, nonostante i diversi approcci tra istituti tecnici e umanistici».
La formazione, infine, è anche l’obiettivo primario di Carriere.it, che quest’anno ha messo gratuitamente a disposizione dei ragazzi alcuni dei suoi corsi online dedicati alle tecnologie emergenti.
«Siamo una società benefit - ricorda la co-fondatrice Giulia Lapertosa -, che si pone l’obiettivo di generare, oltre che un profitto, un impatto positivo sulla società, contrastando la disoccupazione e favorendo il continuo aggiornamento delle competenze». «Colmare lo skillmatch è al centro del nostro progetto - aggiunge Giulia -, e partire dai giovani ancora nel periodo scolastico è un’occasione molto importante per superare il problema e che perciò abbiamo colto al volo».
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