La quinta edizione di Da Vinci 4.0 si è chiusa con il festival e con la vittoria del Luzzago

Francesca Roman
Al Mo.Ca ieri il gran finale del progetto targato GdB. Grande partecipazione di studenti e cittadini. E la sindaca Castelletti invita i vincitori in Loggia
  • Il Festival finale di Da Vinci 4.0
    Il Festival finale di Da Vinci 4.0 - Foto New Reporter Favretto © www.giornaledibrescia.it
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AA

Chi la dura la vince. Ed è davvero il caso del liceo Luzzago di Brescia, salito finalmente sul gradino più alto del podio al Da Vinci 4.0, dopo un secondo posto nella terza edizione e una menzione al merito nella seconda. Medaglia d’argento invece per l’istituto Bonsignori di Remedello, terzo classificato il team del Giovanni Paolo II di Brescia, scuole entrambe new entry del progetto.

E quasi commosso Francesco Pedroli, che insieme ai compagni Josephine Caravano e Riccardo Duni costituiscono gli «Space Walkers». Lui, studente di quinta scientifico, alla sua seconda partecipazione di fila al Da Vinci, l’aveva dichiarato: «Se quest’anno non vinco, mi faccio bocciare per avere un’altra chance l’anno prossimo». Per fortuna, non servirà.

Intelligenza artificiale

Il progetto che ieri pomeriggio al Festival finale al Mo.Ca di via Moretto ha convinto i giurati si chiama «D-Ai», nome che gioca con le iniziali delle tecnologie coinvolte (droni e intelligenza artificiale) e al tempo stesso invita all’azione: risolvere la condizione delle piante negli spazi pubblici, il cui ripensamento era il tema della sfida partita a gennaio.

«La nostra idea – spiegano i ragazzi -, è quella di sfruttare i droni per acquisire immagini aeree delle piante, che verranno successivamente analizzate da un’Intelligenza artificiale, istruita appositamente per determinare se un albero necessita di interventi di manutenzione». Per risolvere i problemi logistici ed economici, i droni si sposteranno grazie ai mezzi pubblici, che serviranno sia da piattaforme di decollo e atterraggio, sia da postazione di ricarica. Il team del Luzzago si è aggiudicato un kit Arduino Green House per lo studio dei valori all’interno di una miniserra, messo a disposizione da CampuStore.

Il podio

Il progetto degli «Stegosauri» del Bonsignori di Remedello, secondo classificato, si chiama «C.V.Bench» (ComfortVerdeBench), una panchina che si riscalda con infrarossi a fronte di una temperatura inferiore ai 10°C e in presenza di una persona. Gli studenti hanno creato anche un’applicazione, scaricabile solo su dispositivi Android tramite qr code, dalla quale si possono ottenere delle funzionalità aggiuntive: attivazione tramite Bluetooth di una cassa, la visualizzazione dei livelli di umidità e temperatura e l’accesso al canale Youtube del laboratorio di telecomunicazioni della scuola. Per loro 14 tablet offerti da Giustacchini Printing.

Al terzo posto si sono piazzati invece gli «Ecomind» del Giovanni Paolo II di Brescia con il loro «Tacabutù», dispositivo che collega le panchine distribuite in vari parchi del territorio attraverso un menu di scelta multipla.

«Utilizzando componenti principali come Arduino e un modulo SIM900 per le chiamate tra i dispositivi - spiegano -, offriamo un’interconnessione fluida ed efficiente tra le panchine, migliorando l’esperienza degli utenti nei parchi e facilitando la comunicazione tra di loro». L’obbiettivo è quello di combattere la solitudine, aumentare la cultura e riqualificare gli spazi pubblici che sono vitali per la connessione sociale e il benessere individuale. Il loro premio è Arduino Alvik, il nuovissimo robot Arduino, sempre fornito da CampuStore.

Menzione speciale

Menzione speciale, infine, per la «Pensilina 2.0» del team «Idea» dell’istituto tecnico Tassara Ghislandi di Breno, una struttura dotata di pannelli fotovoltaici che in caso di maltempo vengono coperti. «La pensilina - chiariscono i ragazzi al festival, al quale hanno partecipato sia studenti sia insegnanti sia curiosi-, ha inoltre la possibilità di ricaricare dispositivi e di avere un cestino in grado di avvisare quando è pieno, il tutto in un ambiente efficientemente illuminato». Gli studenti di Breno saranno ospiti di The FabLab e anche di Edison per una giornata di formazione.

Le istituzioni

Istituzioni in prima fila alla sfilata della creatività. La finale del Da Vinci 4.0 è stata l’occasione per rimarcare l’impegno nei confronti delle nuove generazioni, porre l’accento sulle sfide del domani e sottolineare la necessità di dare risposte concrete. «Credo che voi esprimiate una dimensione di autenticità ed entusiasmo - esordisce il presidente di Editoriale Bresciana Pierpaolo Camadini, rivolgendosi agli studenti delle otto scuole bresciane presenti ieri al Mo.Ca (nove invece le squadre iscritte al Festival finale) -. Il Giornale di Brescia, attraverso questa iniziativa che porta avanti con altre realtà importanti del territorio, dimostra nei fatti come i giovani siano al centro dei nostri pensieri. Abbiamo un dovere e siamo qui per cercare di creare delle opportunità. Dovete essere per noi un esempio, fatto di entusiasmo e dedizione».

E a proposito di impegno concreto, di quella «responsabilità» evocata dal direttore del GdB Nunzia Vallini, è la sindaca di Brescia Laura Castelletti a sbilanciarsi con una promessa. «Mi è piaciuto molto il tema di questa edizione – assicura la prima cittadina -, del resto ci ospita uno spazio pubblico, l’ex-tribunale, che è stato rigenerato e destinato alla creatività dei giovani». «In giuria c’era la mia assessora all’Urbanistica Michela Tiboni - prosegue -, e mi ha suggerito di incontrare i primi tre classificati in Loggia, per capire se e come mettere a terra i loro progetti».

E a tal proposito l’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia Simona Tironi le propone: «Laura, facciamolo insieme. Mi piacerebbe capire quali sono i punti da poter sviluppare di questi progetti per il bene del nostro territorio. La cosa che più mi colpisce è la grande opportunità che viene data a ognuno di voi, non solo di ideare, creare, progettare, ma anche di restituire». L’assessore ribadisce l’esperienza straordinaria del Da Vinci, esperienza che «dobbiamo imparare a portare all’interno della scuola, per mettere in contatto sempre prima i giovani con il mondo del lavoro».

Una necessità ricordata anche da Franco Gussalli Beretta, presidente di Confindustria Brescia: «Le imprese in questo momento devono affrontare delle grandi sfide e con le giuste persone – chiarisce -, e siete voi giovani che dovete venire incontro alle imprese, soprattutto per quanto riguarda le sfide digitali e ambientali». «Da Vinci – conclude Beretta -, vi stimola a essere creativi, a usare le nuove tecnologie. Per noi è importante esserci, così vi conosciamo e voi ci conoscete».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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